Campioni di Sparus aurata e mangimi provenienti da due impianti di acquacoltura offshore situati nel Sud Italia sono stati analizzati per quantificare i livelli analitici di alcuni contaminanti organici persistenti (POPs). Lo scopo del lavoro era di acquisire dati sulla contaminazione da POPs in specie marine di allevamento italiane, valutarne il ruolo nel panorama espositivo umano, verificarne la conformità ai limiti di legge europei.
I campioni analizzati, che sono stati prelevati nel corso di un anno solare dai due impianti sotto esame, mostrano una sostanziale omogeneità di livelli di contaminazione e consentono di identificare nell’alimentazione la principale fonte espositiva per i pesci di allevamento.
Inoltre, sia i livelli riscontrati nei pesci sia quelli nei mangimi rientrano ampiamente nei limiti di legge fissati dall’Unione Europea e risultano nella maggior parte dei casi inferiori a quelli riportati in letteratura. Questi risultati in ambito di gestione del rischio portano a concludere che il consumo di un prodotto analogo a quello oggetto di studio può contribuire a contenere l’esposizione alimentare ai POPs presenti nella dieta.
Analytical levels of selected persistent organic pollutants (POPs) were determined in fish and feed samples from two aquaculture plants located in Southern Italy. The aim of the research consisted in evaluating the levels of POP contamination in an Italian farmed marine species, estimating its role in human exposure and its compliance with the existing European Regulations.
Results show that fish contamination levels are relatively homogeneous across the seasons and aquaculture plants. In addition, the data seem to confirm diet as the primary exposure source for farmed fish. Levels of fish and feed contamination are in compliance with the pertinent EU Regulations and are, on average, lower than literature levels.
From a risk assessment point of view, it can be concluded that the consumption of fishes farmed in compliance with Good Agricultural Practices can contribute to contain food exposure to POPs.