dc.contributor.advisor |
Rapetti, Anna Maria |
it_IT |
dc.contributor.author |
Zanin, Luigi <1975> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2010-04-24T08:50:37Z |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2012-07-30T15:51:03Z |
|
dc.date.available |
2010-04-24T08:50:37Z |
it_IT |
dc.date.available |
2012-07-30T15:51:03Z |
|
dc.date.issued |
2010-03-15 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/965 |
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dc.description.abstract |
La marca carolingia del Friuli, dalla sua costituzione, nel corso dell’VIII secolo, fino all’evoluzione in signoria territoriale ecclesiastica dei patriarchi di Aquileia è caratterizzata da una strettissima dipendenza all’apparato centrale. Tale aspetto, connaturato alla sua stessa origine militare per il contrasto delle incursioni avare e ungare tra i secoli VIII e XI, ha inciso profondamente nella costituzione dei poteri locali di matrice ecclesiastica e laica. I primi, fatta eccezione per i patriarchi di Aquileia, risentono in particolare della gestione centralistica operata dagli officiali regi tra i secoli IX e X che limita fortemente la concessione di territori di matrice pubblica. Lo stesso imperatore «friulano» Berengario, continuando a tutelare il patrimonio pubblico, trasferisce ai vescovi essenzialmente la gestione di diritti commerciali. L’accentramento di cui si è detto limita inoltre in Friuli la nascita di esperienze signorili precedenti al XII secolo, ritrovabili invece nelle aree periferiche dell’antica marca. Su questo versante va sottolineato come le principali esperienze di dominatus loci prendano avvio da relazioni con il potere centrale, o mediante delega istituzionale diretta, o attraverso la gestione di funzioni a supporto dei soggetti delegati, quali ad esempio l’esercizio dell’avvocazia per i principali immunisti ecclesiastici o dei meno vistosi ruoli della ministerialità. |
it_IT |
dc.description.abstract |
The "Marca Carolingia" (Carolus Magnus' Mark) of Friuli, from its foundation, during the 8th Century, to its evolution into an ecclesiastical "Signoria Territoriale" (territorial seigniory) ruled by the patriarchs of Aquileia, has been characterized by a strict dependence from the central government. This feature, linked to its military origin in order to contrast the assaults of Avars and Hungars in the 8th and 9th Century, left a deep sign in the constitution of local powers, both of ecclesiastic and secular matrix. The ecclesiastic powers, excluding the patriarchs of Aquileia, suffer from the centralized rule carried out by the royal officers in the 9th and 10 century, which strongly limits the grant of public territories. The Emperor of Friuli Berengario, for protecting the public heritage, transferred to bishops the management of commercial rights. The already mentioned centralization in Friuli restricted the origin of lordship experiences before the 12th century, which can be found in the peripheral areas of the ancient Mark. Referring to this, it must be highlighted that the main experiences of "dominatus loci" started from relations with the central powers, or through direct institutional delegation of power, or through the management of functions supporting delegates, such as the exercise of "avvocazia" by main ecclesiatic "immunisti" or by the less showy figures of the "ministerialità". |
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dc.format.medium |
Tesi cartacea |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Luigi Zanin, 2010 |
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dc.subject |
Marca friulana |
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dc.title |
L'evoluzione dei poteri di tipo pubblico nella marca friulana dal periodo carolingio alla nascita della signoria patriarcale |
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dc.title.alternative |
The evolution of public powers in marca friulana (marca of Friuli) from the carolingian age to the origin of patriarchals' territorial seignory |
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dc.type |
Doctoral Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Storia sociale europea dal Medioevo all'età contemporanea |
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dc.degree.level |
Dottorato di ricerca |
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dc.degree.grantor |
Facoltà di Lettere e filosofia |
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dc.description.academicyear |
2006/2007 |
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dc.description.cycle |
20 |
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dc.degree.coordinator |
Infelise, Mario |
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dc.location.shelfmark |
D000897 |
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dc.location |
Venezia, Archivio Università Ca' Foscari, Tesi Dottorato |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
955086 |
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dc.format.pagenumber |
310 p. |
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dc.subject.miur |
M-STO/01 STORIA MEDIEVALE |
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dc.description.tableofcontent |
L'EVOLUZIONE DEI POTERI DI TIPO PUBBLICO NELLA MARCA FRIULANA DAL PERIODO CAROLINGIO ALLA NASCITA DELLA SIGNORIA PATRIARCALE
Premessa
PARTE I
L’ EVOLUZIONE ISTITUZIONALE DEL TERRITORIO TRA I SECOLI VIII E IX
CAPITOLO I
LA MARCA FRIULANA TRA LA FINE DELL’VIII SECOLO E LA SECONDA METÀ DEL IX
§1.1. La marca friulana nella strategia carolingia p. 12
§1.2. La nobiltà d’ufficio nel Friuli carolingio p. 27
§1.3. La grande marca orientale ed il suo supporto amministrativo p. 42
§1.4. Patrimoni dei pubblici ufficiali nel comitatus friulano p. 50
CAPITOLO II
L'EPISCOPATO TRA IL IX E LA METÀ DEL X SECOLO: UN’ALTERNATIVA AL GOVERNO DEI FUNZIONARI PUBBLICI
§2.1. Vescovi e monasteri nel IX secolo, nuovi protagonisti del governo locale p. 55
2.1.1. L’abbazia di Sesto in Sylvis p. 61
2.1.2. L’episcopato di Concordia p. 76
2.1.3 Il ruolo marginale dell’episcopato di Ceneda p. 90
§2.2 Le ingerenze bellunesi sull’oppidum opitergino p. 98
2.2.1 Le chiuse di Abintione in marcha Foroijulii p. 101
2.2.2 Il tentativo di egemonia bellunese e le ingerenze veneziane p. 109
§2.3. Episcopato e comitato, due poteri concorrenti? L’attribuzione dei diritti pubblici ai vescovi di Aquileia, Ceneda e Concordia. p. 115
2.3.1 Il contributo militare del clero nel Friuli altomedievale p. 118
2.3.2 La presenza del clero nel «corpo giudicante» dei placiti tra i secoli IX e XI p. 120
2.3.3. La concessione dei «diritti pubblici» …………………………………………….p. 127
PARTE II
LO SVILUPPO DEI POTERI ISTITUZIONALI SU BASE LOCALE
CAPITOLO III
L’INSICUREZZA DIFFUSA E IL RECUPERO DELL’AUTORITÀ PUBBLICA SOTTO GLI OTTONI
§3.1. Gli Ungari in Friuli e la legittimazione delle clientele p. 141
3.1.1 Berengario e il riconoscimento delle fortezze p. 145
3.1.2 Strade e castelli in Friuli p. 150
a) Il Friuli settentrionale p. 156
b) Il Friuli occidentale ed il Veneto orientale 164
c) Il Friuli centrale. p. 174
3.1.3 Il ruolo dei castelli nello sviluppo del potere patriarcale
§ 3.2. Gli Ottoni ed il rinnovamento delle dignità pubbliche: i «nuovi» conti di Treviso. p. 182
3.2.1. Uno strumento per il controllo del territorio: l’abbazia «familiare» di Sant’Eustachio di Nervesa p. 198
§ 3.3. L’utilizzo di titoli e potestà pubbliche nei conti di Ceneda p. 202
CAPITOLO IV
RETI VASSALLATICHE E DIGNITÀ AVVOCAZIALI NEL QUADRO DELLA CRISI DEGLI EPISCOPI MINORI
§4.1 Famiglia comitale e aristocrazia carinziana nel Friuli del X secolo………………… p. 213
§4.2 La corte regia di Naone, da curtis a curia dei marchesi friulani. p. 223
§ 4.3. Il ruolo del diritto di avvocazia nella nascita delle nuove signorie e nel dissolvimento degli antichi comitati p. 233
4.3.1 Alcuni percorsi di affermazione signorile mediante delega avvocaziale p. 236
a) I dòmini di Polcenigo avvocati del vescovo di Belluno p. 238
b) I dòmini di Prata e l’avvocazia di del vescovo di Concordia p. 243
4.3.2 I capitoli diocesani e l’esercizio dei diritti di avvocazia p. 247
CAPITOLO V
I SERVI COME ELEMENTO DI CONOSCENZA DELLA SIGNORIA FONDIARIA E TERRITORIALE IN FRIULI.
§5.1 Il servaggio in Friuli nella storiografia p. 252
§5.2 Il servaggio in Friuli nell’altomedioevo (secoli VIII e X) p. 254
§5.3 La concentrazione della manodopera servile nella grande proprietà tra i secoli XI e XII
p. 258
§5.4 Prima delle masnade. I boni homines come elemento costitutivo del dominatus loci. p. 262
§5.5 Il valore dell’uomo. Varietà nell’impiego e processi di manomissione dei servi nel XIII secolo p. 267
Conclusioni……………………………………………………………………………...…p. 276
Abbreviazioni, fonti e bibliografia…………………………………………………..…….p. 281 |
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