Essere schiavi : il dibattito abolizionista e le persistenze della schiavitù negli Stati italiani preunitari (1750-1850)

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dc.contributor.advisor Petri, Rolf it_IT
dc.contributor.author Bonazza, Giulia <1987> it_IT
dc.date.accessioned 2016-06-01 it_IT
dc.date.accessioned 2016-12-15T08:16:01Z
dc.date.issued 2016-07-05 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/8839
dc.description.abstract Le campagne antischiaviste e abolizioniste più conosciute dalla storiografia sono quelle anglo-sassoni e francesi ma le tappe giuridiche che nell’arco di un secolo hanno portato alle varie abolizioni della schiavitù hanno coinvolto la gran parte dei paesi europei. Tra questi, gli Stati italiani preunitari e, dopo il 1860, l’Italia sono rimasti nell’ombra. In realtà ci fu un dibattito abolizionista transnazionale che coinvolse l’area italiana e – in alcuni stati italiani – le abolizioni giuridiche vennero sancite. L’Italia aderì ai trattati internazionali e lo Stato Pontificio giocò un ruolo rilevante non solo nell’area italiana ma all’interno del dibattito abolizionista transnazionale. In molte città degli stati italiani affacciate sul Mar Mediterraneo, la presenza di casi di schiavitù tra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX secolo è riscontrabile, seppur il fenomeno volga complessivamente al tramonto. Dal punto di vista quantitativo si può utilizzare l’espressione “fenomeno residuale”, ma le storie di vita e le pratiche schiavistiche che si incrociano nelle varie città sono ben significative e non lontane dalle pratiche schiavili in uso nei secoli precedenti. La cattività, il ruolo che gioca la guerra corsara, il rapporto tra schiavitù e servaggio e il battesimo come via d’uscita rappresentano tutti aspetti rilevanti di questo complesso fenomeno. Dunque nel secolo delle abolizioni della schiavitù, forme di schiavitù continuano a persistere in area italiana. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Giulia Bonazza, 2016 it_IT
dc.title Essere schiavi : il dibattito abolizionista e le persistenze della schiavitù negli Stati italiani preunitari (1750-1850) it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Doctoral Thesis it_IT
dc.degree.name Storia sociale europea dal Medioevo all'eta' contemporanea it_IT
dc.degree.level Dottorato di ricerca it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Umanistici it_IT
dc.description.academicyear 2014/2015, proroghe semestrali 2014/2015 it_IT
dc.description.cycle 28 it_IT
dc.degree.coordinator Infelise, Mario it_IT
dc.location.shelfmark D001637 it_IT
dc.location Venezia, Archivio Università Ca' Foscari, Tesi Dottorato it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 956019 it_IT
dc.format.pagenumber 254 p. : ill. it_IT
dc.subject.miur M-STO/02 STORIA MODERNA it_IT
dc.description.note Cotutela con l'École des hautes études en sciences sociales, Paris, École doctorale Histoire et civilisations it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor Cottias, Myriam it_IT
dc.provenance.upload Giulia Bonazza (956019@stud.unive.it), 2016-06-01 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Rolf Petri (petri@unive.it), 2016-07-01 it_IT


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