Abstract:
L’importanza degli edifici nei romanzi di Thomas Hardy è ormai riconosciuta dalla critica. Nei ‘Wessex novels’ l’architettura non costituisce un semplice sfondo, ma contribuisce a caratterizzare i personaggi. Questo studio sostiene che la funzione dell’architettura nei romanzi di Hardy è quella di sottolineare ed esaltare i temi principali di ciascun romanzo, fornendo così al lettore delle chiavi interpretative. Il modo in cui gli edifici sono rappresentati nei ‘Wessex novels’ è legata a numerose questioni di ordine pratico ed estetico, che possono essere raggruppate in due categorie: lo spazio e il tempo. Infatti nei ‘Wessex novels’ l’architettura rivela come è cambiato il rapporto tra l’uomo e l’ambiente circostante, dalla perfetta comunione tipica del Medioevo e ancora visibile in luoghi come la Isle of Slingers e la Cornovaglia, a un’irrimediabile rottura dovuta o al desiderio dell’uomo di affrancare la sua immaginazione dalla natura, o a devastanti forze naturali, le quali costituiscono una minaccia sia per l’uomo che per gli edifici. Inoltre, l’architettura è una spia del rapporto dell’uomo con il tempo. Il problema di trovare un compromesso tra il dovere di preservare la memoria del passato per le generazioni future e di soddisfare le esigenze dell’uomo moderno affiora non solo attraverso la questione del restauro, che è al centro di molti romanzi di Hardy (A Pair of Blues Eyes, A Laodicean, Jude the Obscure), ma anche attraverso edifici che hanno subito cambiamenti nella loro funzione e aspetto durante i secoli, come Overcombe Mill in The Trumpet-Major.