Abstract:
Il paradigma inclusivo trova difficoltà ad essere realizzato nella scuola italiana di secondo grado: qui la didattica dei docenti è fortemente condizionata dalle architetture scolastiche che non consentono facilmente di realizzare ambienti di apprendimento inclusivi.
La disabilità intellettiva ha bisogno invece di ambienti flessibili, agentivi, modificanti e di utilizzare i linguaggi analogici integrandoli con quelli verbali.
All’interno della geometria della classe tradizionale è stato progettato un nuovo setting di apprendimento ecologico, in cui gli studenti del gruppo sperimentale hanno condotto una nuova esperienza di apprendimento di tipo laboratoriale.
In un contesto comune, cooperativo e multimodale gli studenti con disabilità intellettiva hanno potuto utilizzare i linguaggi analogici come medium strategici per apprendere e sviluppare i processi operativo-agentivi.
I risultati ottenuti da un set-test hanno riscontrato una variazione significativa del dominio cognitivo e di quello sociale per tutti gli studenti delle classi appartenenti al gruppo sperimentale.