La cultura giuridico militare e i crimini di guerra nazifascisti

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dc.contributor.advisor Petri, Rolf
dc.contributor.author Conti, Marco <1981> it_IT
dc.date.accessioned 2014-06-21T08:15:11Z
dc.date.available 2015-04-11T10:14:35Z
dc.date.issued 2014-04-11
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/4633
dc.description.abstract Were the Italian military judges entrusted with the prosecution of nazifascist war criminals the best fit to the task? Could the military law of war with which they had to operate make their work easier? The present research tries to provide an answer through a survey of international law as well as war beginning from the birth of the Italian State. The aim is that of understanding the "cultural" formation of those individuals who, just as the same representatives of the military justice, had fought from the benches of the military tribunals of war the partisan guerrilla which had generated most of the incriminated acts of violence. The difficulty in conceiving a clear responsibility for the actions of Nazi regular troops and especially the obligation to punish them show a problematic acceptance of the dynamics of World War II where the distinction between “regular” and “irregular” combatants disappeared. it_IT
dc.description.abstract I giudici militari italiani a cui venne affidato il compito di perseguire penalmente i criminali di guerra nazifascisti erano i soggetti più adatti? Il diritto militare bellico con cui dovevano operare poteva facilitare il loro lavoro? La ricerca cerca di dare una risposta attraverso un excursus nel mondo del diritto internazionale e bellico a partire dalla nascita dello Stato italiano per comprendere la formazione “culturale” di chi , come gli stessi rappresentanti della giustizia militare, pochi anni prima aveva combattuto dagli scranni dei tribunali militari di guerra quella stessa guerra partigiana dove troveranno origine gran parte delle violenze incriminate. La difficoltà a concepire una chiara responsabilità dell’operato delle truppe regolari nazifasciste e soprattutto l’obbligo di punirle dimostrano una problematica accettazione delle dinamiche della seconda guerra mondiale dove la distinzione fra combattenti “regolari e “irregolari” venne meno. it_IT
dc.language.iso ita it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it
dc.rights © Marco Conti, 2014 it_IT
dc.title La cultura giuridico militare e i crimini di guerra nazifascisti it_IT
dc.type Doctoral Thesis en
dc.degree.name Storia sociale europea dal Medioevo all'et?? contemporanea it_IT
dc.degree.level Dottorato di ricerca it
dc.degree.grantor Scuola internazionale di dottorato in Storia sociale dell'Europa e del Mediterraneo it_IT
dc.description.academicyear 2014 it_IT
dc.description.cycle 25 it_IT
dc.degree.coordinator Infelise, Mario
dc.location.shelfmark D001353 it
dc.location Venezia, Archivio Università Ca' Foscari, Tesi Dottorato it
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 955732 it_IT
dc.format.pagenumber 270 p. it_IT
dc.subject.miur M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA it_IT


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