Abstract:
Cipro, piccola isola del Mediterraneo recentemente balzata alle cronache per lo scampato pericolo di un suo collasso finanziario, da quasi quarant’anni rimane intrappolata tra le maglie di un conflitto regionale ed etnico tra i più refrattari ad una soluzione. Dal 1974, infatti, quest’isola continua ad essere divisa tra la Repubblica di Cipro, stato membro dell’Unione Europea, e la Repubblica turca di Cipro Nord, riconosciuto stato sovrano solo dalla Turchia. Sebbene non si registrino scontri armati dal 1974, al di là di qualche scaramuccia lungo il confine tra i due stati, la possibilità di una riunificazione sembra sempre più remota; tanto che alcuni studiosi non hanno esitato a paragonare il conflitto cipriota a quello Israelo-Palestinese e alla disputa Indo-Pakistana nella regione del Kashmir.
La mia tesi si pone lo scopo di 1) analizzare il conflitto cipriota rintracciando gli agenti culturali e sociali che hanno dato vita al nazionalismo di stampo etnico, 2)fornire un resoconto storico e 3) prendere in esame tutte quelle finestre di opportunità per la risoluzione del problema, come l’accesso di Cipro all’Unione Europea, il Piano Annan e le negoziazioni tra i presidenti Christofias e Talat (tutti risoltisi in un nulla di fatto). A questo seguirà l’esposizione dei motivi che si ipotizza siano responsabili di un impasse che ha vanificato gli sforzi di quasi tutti i Segretari Generali delle Nazioni Unite.
Questa tesi si pone infine l’ambizioso obiettivo di inserirsi in un quadro più ampio di studi sull’etnicità e la politica, sperando di offrire un piccolo contributo alla ricerca storica, sociologica e politica nell’ambito degli studi sulle società profondamente divise e conflittuali.