I metalli pesanti (e altri elementi in tracce) possono avere effetti nocivi sulla salute umana se accumulati in quantità eccessive all’interno dell’organismo; una delle vie di esposizione principali a questo tipo di sostanze è l’assunzione di alimenti contenenti quantità elevate di metalli. L’ingresso di elementi in tracce nella catena alimentare avviene essenzialmente grazie all’uptake da parte delle piante, che li assorbono dal suolo su cui crescono, e, in misura minore, attraverso la deposizione fogliare. Nel presente lavoro si è studiata la distribuzione dei contaminanti nei suoli ad uso agricolo di un’area fortemente industrializzata, il distretto conciario vicentino di Arzignano-Chiampo e l’assorbimento di elementi potenzialmente tossici da parte di due colture agrarie molto diffuse in Italia e rilevanti dal punto di vista alimentare, il grano tenero (Triticum aestivum L.) e il mais (Zea mays L.). I suoli dell’area presentano una moderata contaminazione da Cr, Ni, V, Cu, in parte di origine antropica e in parte di origine naturale. In generale il contenuto di metalli potenzialmente nocivi nella granella delle due specie considerate è basso e non sembra esserci un rischio per la salute umana derivante dal consumo di questi cereali, che si comportano da specie escluditrici per quanto riguarda i semi. Il contenuto di elementi nelle foglie di mais è invece più rilevante, anche se comunque non sembrano esserci rischi per un consumo da parte del bestiame; in base a queste considerazioni, il mais potrebbe essere utilizzato per diminuire il livello di metalli nei suoli attraverso il fitorimedio.
Heavy metals (and other trace elements) can pose a potential hazard to human health if accumulated in the human body up to excessive levels. One of the main ways of exposure to this kind of substances is the consumption of food containing high quantities of heavy metals. Trace elements can enter the food chain through plant uptake via the root system or, to a lesser extent, through foliar uptake. In this study heavy metals distribution in agricultural soils of the tannery district of Arzignano-Chiampo was evaluated, together with the uptake of potentially toxic elements by two widespread and relevant to human diet foodcrops: wheat (Triticum aestivum L.) and maize (Zea mays L.). The soils of the area are moderately polluted by Cr, Ni, V, Cu, partially of anthropic and partially of geological origin. Nonetheless, the heavy metal contents in the grains of wheat and maize are generally low and there seems to be no health risk for the population of the area due to the consumption of cereal grains. Wheat and maize seem to behave as excluder species as regards the accumulation of potentially toxic elements in grains. Heavy metal contents in maize leaves are relatively high, still, metal levels are thought to be safe for cattle nutrition; according to these results, maize could be used to lower heavy metal contents in soil through phytoremediation processes.