La presente ricerca propone un’analisi del contesto artistico italiano e francese degli anni Sessanta in cui si sono sviluppate le correnti neoavanguardia (dal Nouveau Réalisme alla Pop Art, dalle ricerche cinetiche e programmate agli sviluppi concettuali, dall’Arte Povera alle esperienze multimediali e alla pratica dell’happening), con particolare riferimento all’attività espositiva delle gallerie private che in questo decennio si dimostrano i luoghi più adatti per accogliere le sperimentazioni e dare voce all’aspetto performativo delle nuove operazioni artistiche. L'analisi è strutturata in tre parti fondamentali: la prima è dedicata all’attività espositiva degli spazi privati nei maggiori centri italiani (Venezia, Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna) e alle iniziative legate alla produzione delle neoavanguardie; la seconda riguarda la vicenda del Nouveau Réalisme e i rapporti che si instaurano tra la scena artistica francese e quella italiana, ricostruiti attraverso il profilo delle gallerie parigine maggiormente impegnate nel sostegno e nella promozione dei membri del gruppo; la terza riflette infine sulla trasformazione della tradizionale idea di “oggetto” artistico, che nel corso del decennio modifica in modo significativo tanto le modalità di percezione da parte del pubblico quanto il rapporto dell'opera con lo spazio, portando ad una crisi della stessa sede espositiva.
The following research offers an analysis of the artistic context in Italy and France during the sixties, when important neo-avant-garde trends developed (from Nouveau Réalisme to Pop Art, from Kinetic to Conceptual Art, from Poor Art to multimedia experiences and Happening). In this decade, the private galleries turn out to be the most appropriate and suitable places to host the new artistic experimentations and performances. The research is divided into three parts: the first one is about the private exhibition spaces of some of the most important Italian cities (Venice, Rome, Milan, Turin, Genoa, Bologna) and all the initiatives related to the production of the neo-avant-garde; the second part concerns the history of the Nouveau Réalisme and the relationships developed between France and Italy, recreated throughout the profile of the Parisian galleries more committed for supporting and promoting the members of the group; the third part is focused on the transformation of the traditional idea of artistic "object" in the course of the decade, that significantly changes both the way the public perceives the artwork and the relation between the artwork and the space, leading to a crisis of the gallery and the exposition space.