‘Facta sum masculus’: la sessualizzazione del corpo martirizzato nel Cinquecento veneziano

DSpace/Manakin Repository

Show simple item record

dc.contributor.advisor Sapienza, Valentina it_IT
dc.contributor.author Prete, Gianmarco <1996> it_IT
dc.date.accessioned 2024-02-19 it_IT
dc.date.accessioned 2024-05-08T13:28:32Z
dc.date.available 2024-05-08T13:28:32Z
dc.date.issued 2024-03-05 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/26684
dc.description.abstract Questa tesi si pone come obiettivo l’analisi iconologica del martirio femminile e maschile in alcuni dipinti del Cinquecento italiano. Con un’introduzione sul concetto di martirio, ne scandaglia i presupposti dottrinali e semantici, arrivando a identificare l’Imitatio Christi come cuore pulsante dell’ideologia martiriale. Successivamente, esaminando esempi pittorici di alcune delle eroine cristiane più famose, questa tesi ambisce a evidenziare la pervasività dell’ideologia patriarcale all’interno delle loro rappresentazioni. Ad una graduale oggettivazione del corpo femminile, evidente sin dagli inizi del Quattrocento, equivale una progressiva ma sistematica esclusione delle donne dalla vita politico-economica dello stato. In questo senso, quindi, le invenzioni pittoriche di artisti come Sebastiano del Piombo, Paolo Veronese, Jacopo Palma il Giovane, Gaudenzio Ferrari e Jacopo Tintoretto vengono lette attraverso una lente dichiaratamente di genere, facendo costanti riferimenti alla Querelle des femmes e ai trattati cinquecenteschi ad essa coevi. Mediante un attento focus sulla condizione della donna in età moderna, questa analisi ha come fine ultimo l’evidenziare come alla natura didascalica delle immagini delle eroine corrispondesse, in modo quasi schizofrenico, la loro “maschilizzazione”. Contemporaneamente, attraverso vari riferimenti alla teologia incarnazionale e al misticismo femminile, questa tesi ambisce a presentare letture potenzialmente sovversive delle rappresentazioni martiriali stesse, la cui ambiguità non è che un sintomo dell’affascinante contraddittorietà spirituale del Rinascimento. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Gianmarco Prete, 2024 it_IT
dc.title ‘Facta sum masculus’: la sessualizzazione del corpo martirizzato nel Cinquecento veneziano it_IT
dc.title.alternative "Facta sum masculus": la sessualizzazione del corpo martirizzato nel Cinquecento veneziano it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Storia delle arti e conservazione dei beni artistici it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2022/2023 - sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 871585 it_IT
dc.subject.miur L-ART/02 STORIA DELL'ARTE MODERNA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Gianmarco Prete (871585@stud.unive.it), 2024-02-19 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Valentina Sapienza (valentina.sapienza@unive.it), 2024-03-04 it_IT


Files in this item

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record