Abstract:
Con la Dichiarazione di Schuman del 9 maggio 1950, i Paesi europei hanno intrapreso un processo di integrazione al fine di salvaguardare i propri interessi. Nella presentazione del piano, Schuman enfatizzava come "La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano" (Schuman, 1950).
Di conseguenza, l'Unione Europea ha sviluppato istituzioni atte a agevolare il processo di integrazione. Tuttavia, la politica estera e la sicurezza costituiscono ancora oggetto di dibattito all'interno dell'UE. Gli Stati membri sono restii al concedere ulteriori porzioni della loro sovranità all'UE, soprattutto in materia di sicurezza. Strumenti quali la Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC) rappresentano esemplificazioni di quadri sovranazionali concepiti per allineare gli interessi nazionali e sovranazionali che presentano, tuttavia, numerose difficoltà.
La presente tesi si propone quindi di contribuire alla letteratura riguardante l’evoluzione e l'impatto della PESC sugli Stati membri mediante una comparazione tra la politica estera dell'UE e le politiche estere di tre Paesi selezionati (ossia Germania, Francia e Danimarca) nel corso della guerra in Iraq e della crisi in Libia. In particolare, la ricerca si prefigge di individuare se - e in quale maniera - l’evoluzione dell’UE ha avuto un impatto sull’allineamento delle politiche di sicurezza europee.