Abstract:
Il presente lavoro è incentrato sullo studio di Corinto come terza forza della Grecia nell’arco cronologico compreso tra la fine del VI secolo e il 432 a.C., anno del congresso di Sparta. La peculiare definizione della città che qui si è deciso di adottare intende descrivere la capacità di Corinto, ravvisabile già per la fine del VI secolo, di interferire nelle relazioni politiche tra le due città egemoni della Grecia di V secolo, ossia Sparta e Atene, mutandone le dinamiche al fine di perseguire i propri interessi economici e politici. La storicità di questo ruolo trova indizi significativi nella storiografia greca di V secolo (Erodoto e Tucidide), ma è altresì sostenuta, da un lato, dalla collocazione geografica della città sull’Istmo, posto esattamente al centro della penisola greca, in posizione ‘terza’ rispetto a Sparta e Atene; dall’altro, da alcuni dati importanti offerti dalla documentazione archeologica e numismatica riguardanti la storia della città e del paesaggio storico in cui essa era inserita. L’immagine complessiva che se ne ricava è quella di una città capace non solo di interferire nelle relazioni tra le due poleis egemoni, ma anche in grado di imporsi sulla scena come interlocutore loro paritario, ponendosi alla guida di un terzo blocco di stati.