Abstract:
L’elaborato vuole trattare la figura dell’artista Tania Bruguera, contestualizzando il suo modo di fare arte all’interno della realtà contemporanea internazionale, e approfondendo come le sue performance e installazioni esaminino le strutture del potere ed esplorino i modi in cui l’arte può essere applicata alla vita politica e sociale quotidiana.
Nel primo capitolo si ricostruisce la relazione storica tra arte e attivismo, guardando alle esperienze delle avanguardie del primo Novecento, per poi soffermarsi più approfonditamente alla seconda metà del secolo. Dagli anni ’60 e ’70, con i cambiamenti portati dai movimenti del 1968 che condizionano anche le tendenze artistiche, agli anni ’80, in cui vengono introdotti i nuovi media, per poi arrivare alle questioni legate all’ambiente, al genere e all’identità. Portando degli esempi sia di artisti che di collettivi artistici, la ricerca si focalizza sul modo in cui essi diventano anche attivisti, quali linguaggi e media scelgono per la loro arte sociale, se e come viene coinvolto il pubblico.
Nel secondo capitolo si introducono l’artista Tania Bruguera e il contesto storico sociale e artistico in cui è cresciuta e ha sviluppato la sua pratica. Esaminando il modo in cui è diventata artista attivista e ha reso proprio il termine “artivismo” estrapolandolo dal contesto internazionale, verranno presentati anche diversi termini artistici da lei coniati: Arte De Conducta, Political Timing Specific Art, Arte Util, Est-Etica, accompagnati ognuno da degli esempi.
Nel terzo capitolo si analizza la mostra personale “La verità anche a scapito del mondo” dedicata a Tania Bruguera, curata da Diego Sileo e presentata al PAC – Padiglione di Arte Contemporanea di Milano nel 2021-22. Successivamente si prende in esame la performance “Untitled (Havana, 2000)”, eseguita la prima volta alla Biennale dell’Avana nel 2000, e riproposta in reenactment proprio al PAC. Si affronta dunque il processo di creazione di questa performance, esaminando in che modo il reenactment corrisponde o differisce dall’originale, per quanto riguarda sia il contenuto sia il contesto spaziale e temporale (site specific e time specific) nel quale è stata riprodotta.
Si conclude con l'intervista al curatore Diego Sileo, nella quale si approfondisce il lavoro svolto insieme a Tania Bruguera nell'organizzazione artistica e curatoriale della mostra "La verità anche a scapito del mondo".