Abstract:
Come la Storia ufficiale anche la Storia del Cinema è costituita da personalità essenziali per il proprio sviluppo che, non avendo goduto del risalto mediatico e della stampa, sono finite nel dimenticatoio.
Marilù Parolini, fotografa di scena, sceneggiatrice e collaboratrice, tra gli altri, di Bernardo Bertolucci, Jean-Luc Godard, Jacques Rivette, Jean Rouch ed Edgar Morin, è un esempio di questo meccanismo.
Marilù (Cremona 1932 - 2012) fu attiva nel mondo del Cinema francese ed italiano dalla fine degli anni Cinquanta ai Settanta, partecipando allo scambio di idee tra Nouvelle Vague e Cinema italiano del dopo-Neorealismo.
Partendo dall’idea di parlare di Cinema attraverso il Cinema, ho utilizzato come struttura del mio lavoro di ricerca il documentario L’amica delle rondini, da me realizzato a partire da un’intervista a Marilù Parolini del 2009.
Servendomi dell’excursus memoriale di Marilù come ossatura, ho ripercorso l’esperienza di collaboratrice, sceneggiatrice e fotografa di scena aprendo la trattazione al contesto storico ed alle diverse personalità del Cinema con cui ha avuto a che fare.
Questa Tesi vuole essere un documento che, affiancato alla visione della video-intervista, testimoni l’eccezionalità del lavoro e preservi la memoria di Marilù Parolini: attraverso il vissuto di questa donna straordinaria, il personale entra a far parte dell’universale e gli orizzonti della Storia si contaminano con quelli intimi e sotterranei, della storia.