Abstract:
La presente tesi tenta di delineare il fenomeno della creazione di figure mostruose all'interno dei processi culturali, con particolare attenzione al collezionismo di mostri nei bestiari antichi e alla loro successiva ripresa in pratiche artistiche contemporanee. Gli strumenti teorici adoperati per l'analisi afferiscono alla semiotica della cultura, senza, tuttavia, tralasciare alcune teorie di stampo archeologico e sociologico.
Il concetto di collezione di mostri o alterità verrà riscontrato nei lavori di archeologia impossibile di tre artisti appartenenti ad aree geografiche differenti: Daniel Arsham, Grisha Bruskina e Damien Hirst.
Nell’ultima parte dell’elaborato si analizzeranno le collezioni digitali dell’artista statunitense Beeple e del collettivo di artisti russi AES+F, cercando di delineare il tema del collezionismo mostruoso in ambito virtuale.