dc.contributor.advisor |
Levis Sullam, Simon |
it_IT |
dc.contributor.author |
Clamor, Francesca <1997> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2023-02-17 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2023-05-23T13:06:56Z |
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dc.date.available |
2023-05-23T13:06:56Z |
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dc.date.issued |
2023-03-24 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/23554 |
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dc.description.abstract |
Questo elaborato vuole indagare e riflettere su alcuni memoriali istituiti in ricordo della Shoah, ovvero sulle forme di memoria il cui obiettivo è la gestione e la trasmissione di questo passato.
L’analisi condotta è basata in particolare su quattro casi studio:
1) il Memoriale della Shoah di Milano, progettato da Annalisa De Curtis e Guido Morpurgo;
2) le Stolpernsteine di Gunter Demnig, con un approfondimento relativo a quelle che si trovano nella città di Venezia;
3) il Denkmal für die ermordeten Juden Europas di Berlino, progettato da Peter Eisenman;
4) il Nationaal Holocaust Namenmonument di Amsterdam, progettato da Daniel Libeskind.
Proposito della ricerca è quello di analizzare il contesto storico sotteso alla nascita di ciascun memoriale, al fine di comprendere quali siano i fattori che hanno condizionato il processo di costruzione della memoria di ognuno e determinato la sua particolare declinazione, variabile a seconda del contesto in cui si sviluppa e radica. Si è indagato inoltre sulla situazione contemporanea che contraddistingue i memoriali, quindi su quali strategie comunicative adottino per garantire la trasmissione della cultura, intesa come insieme di conoscenze storiche e valori etico-morali, derivata dalle vicende dell’Olocausto. Attraverso il confronto formale ed estetico tra i quattro casi studio e altre forme memoriali diffuse in Europa, si sono individuate infine alcune caratteristiche reiterate e riscontrabili in memoriali che poggiano su premesse differenti ma accomunati dall’obiettivo di trattare la memoria relativa alla Shoah e la riflessione dipesa da essa.
Il risultato dell’indagine pone in evidenza come l’arte, nelle sue diverse forme e modalità espressive, costituisca un mezzo privilegiato nella costruzione e trasmissione della memoria, incaricato della creazione di memoriali che commemorino il passato e lascino spazio al dialogo e al confronto per il presente e il futuro affinché la Shoah possa essere conosciuta, compresa e rielaborata. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Francesca Clamor, 2023 |
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dc.title |
Forme di memoria. La rielaborazione e il ricordo della Shoah nell’arte |
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dc.title.alternative |
Forme di memoria. La rielaborazione e il ricordo della Shoah nell'arte |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Storia delle arti e conservazione dei beni artistici |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2021/2022 - appello sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
877410 |
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dc.subject.miur |
L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Francesca Clamor (877410@stud.unive.it), 2023-02-17 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
None |
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