Abstract:
In uno scenario di aumento della crescita demografica e della domanda alimentare, il cambiamento climatico influenzerà negativamente la produzione alimentare. Una delle conseguenze più preoccupanti del cambiamento climatico sono gli stress abiotici che influenzeranno l'agricoltura. Si prevede che i raccolti diminuiranno del 17-33% nel prossimo futuro. Una possibile chiave per mitigare questo scenario è la reintroduzione delle varietà di cereali tradizionali. Lo scopo di questo progetto era di studiare la tolleranza allo stress abiotico di varietà di cereali antiche e moderne nelle fasi di germinazione e semina, al fine di valutarne il comportamento ai cambiamenti climatici e anche per sviluppare una strategia per soddisfare le future esigenze alimentari. Lo studio si è concentrato su 7 varietà antiche (Triticum aestivum L. var. Verna, T. durum Desf. var. Senatore Cappelli, "Einkorn" T. monococcum L, "Emmer" T. dicoccum L., T. durum Desf. var. Timilia, Triticum aestivum L. var.Gentil Rosso, Triticum turanicum L. Jakubz., 1947) e una cultivar moderna (T. durum Desf var. Claudio). La metodologia utilizzata è stata principalmente test di laboratorio in vitro, in particolare test di germinazione e test di crescita delle plantule, ma principalmente anche test in campo delle cultivar. Le prove di laboratorio mostrano una maggiore tolleranza allo stress rispetto alle varietà tradizionali rispetto alle varietà moderne. Tuttavia, nelle prove di produttività in campo, è stata osservata una maggiore produttività delle varietà moderne rispetto alle varietà tradizionali. L'elevata tolleranza agli abiotici osservata a Verna, Timilia, Einkorn e Turanicum suggerisce che la reintroduzione di varietà di colture tradizionali può aiutare ad affrontare le future sfide climatiche, economiche e sociali indirizzando la produzione alimentare verso agroecosistemi produttivi, stabili e resilienti riducendo al minimo gli impatti ambientali.