Abstract:
Dall’innovazione letteraria formale e stilistica del Gruppo ’63 muove una successiva generazione di scrittori, ormai estranea alla corrente della neoavanguardia, che risponde all’intenso cambiamento politico e culturale degli anni Settanta in Italia. Tra questi nuovi protagonisti della letteratura italiana Gianni Celati risulta particolarmente rilevante.
Celati, in seguito al dialogo e all’amicizia con Italo Calvino e ai primi romanzi sperimentali, si avvicina ad una nuova forma di narrazione, quella del diario di viaggio, particolarmente evidente già in "Narratori delle pianure" e in “Verso la Foce” e approfondita successivamente con i tre film documentario di “Cinema all’aperto”.
Parallelamente, nel panorama francese della letteratura moderna spicca la produzione letteraria di Georges Simenon, celebre autore del commissario Maigret e di alcuni reportage di viaggio negli anni Trenta. Così come Celati affianca i propri racconti d'osservazione alle fotografie di Ghirri e ai film documentario, allo stesso modo Simenon rende visibili i propri appunti di viaggio (in particolare in "A margine dei meridiani" e in "Il Mediterraneo in barca") attraverso scatti fotografici rimasti a lungo inediti. Con descrizioni di paesaggi, dialoghi quotidiani e riflessioni antropologiche, Celati e Simenon offrono uno spaccato della società contemporanea e una profonda riflessione sull'umanità e sulle sue contraddizioni.