Abstract:
Il XXI secolo sembra essere cominciato con incertezza. La società contemporanea in Cina, come nella maggior parte del mondo, gode di relativa stabilità finanziaria e rapido progresso tecnologico, ma allo stesso tempo il panorama urbano e culturale diviene sempre più artificioso e privo di senso di continuità con il passato, mentre la post-verità trionfa sui fatti oggettivi. Fra i tanti attori che hanno prontamente letto e reagito all’ambiguità del presente c’è sicuramente il mondo dell’arte contemporanea cinese. In particolare, negli ultimi due decenni una nuova generazione di artisti è emersa con tenacia in centinaia di mostre in Cina e a livello internazionale presentando in maniera ironica e cinica la propria visione del mondo. Non mostrando alcuna particolare adesione a movimenti o gruppi artistici o intenzione di sovvertire i canoni esistenti, tutto lo sforzo di ricerca degli artisti post-80 sembra, piuttosto, incentrato sul testare la validità e l’autenticità della realtà che li circonda. Nello specifico, la presente tesi analizzerà le opere di nove artisti che mettendo al centro della propria pratica il corpo, la trasformazione di materiali o le innumerevoli possibilità offerte dalla rete Internet hanno analizzato con lucidità il presente. Chen Zhe, Ma Qiusha e Ren Hang sono partiti dal microcosmo della propria realtà quotidiana per fare rapporto sullo stato psicologico della nuova generazione e individuare nelle pressioni familiari e interne, più che nelle politiche governative, la causa della loro alienazione. Sun Xun, He Xiangyu e Zhao Zhao hanno, invece, “decostruito” la storia e le icone politico-culturali del passato per mettere in discussione i costrutti sociali ereditati nel presente. Infine, aaajiao, Lu Yang e Cao Fei, esplorano, attraverso il cyberspazio, l'evoluzione dell'identità dell'essere umano ormai inglobato dal mondo digitale e delineano il mondo odierno come una distopia composta prevalentemente di simulazioni virtuali e in cui il singolo individuo ha sempre meno controllo sui nuovi sistemi economici e sociali proposti dalle nuove tecnologie. In ultima analisi, si sottolinea che i capitoli tematici nei quali sono stati raggruppati gli artisti sono da intendersi come delle categorie fluide e aperte, in quanto quest’ultimi non vogliono essere associati ad alcun genere artistico e in più affermano di puntare ad un’universalità sia di intenti che di pubblico. Difatti, seppur partendo da esperienze personali o da specifici fatti storici relativi alla Cina, gli artisti post-80 affrontano nelle opere finali questioni rilevanti ai Paesi di tutto il mondo e invitano ad una presa di coscienza globale sugli effetti della corsa al progresso.