Volontà di affermazione epistemologica e ontologica della narrativa del Nuovo Millennio: verso un'ipotesi di verità. Comparazione dell'opera di Mauro Covacich e di Emmanuel Carrère: per un'indagine del performativo come ritorno e riavvicinamento al reale.

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dc.contributor.advisor Cinquegrani, Alessandro it_IT
dc.contributor.author Maschietto, Anna <1997> it_IT
dc.date.accessioned 2022-02-20 it_IT
dc.date.accessioned 2022-06-22T07:57:50Z
dc.date.available 2022-06-22T07:57:50Z
dc.date.issued 2022-03-18 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/21121
dc.description.abstract Tale ricerca trova avvio da un tentativo di analisi, nella narrativa del Nuovo Millennio, delle potenzialità della parola e della letteratura nei confronti delle istanze di verità e menzogna. La tendenza della forma romanzo negli ultimi decenni sembra muovere verso un rinnovamento del realismo, sorto dall’esigenza di ritorno all’ordine come ipotesi risolutiva alla caduta ontologica postmoderna e alla conseguente crisi delle possibilità conoscitive e assertive della scrittura. La volontà di riaffermazione, di dire e agire nel mondo tornano, dunque, a essere attuali e discusse nei dibattiti filosofico-letterari contemporanei. In discussione vi è la ricerca di risemantizzazione della parola, che possa riacquisire valore performativo e dialogico con la realtà. A dimostrazione di tale orientamento protensivo della narrativa odierna appare interessante la comparazione dell’opera di Mauro Covacich ed Emmanuel Carrère, i quali, seppur con realizzazioni artistiche differenti, sembrano indagare ricorsivamente la tematizzazione del rapporto fra realtà e finzione. La narrazione è riaffidata all’autore, che, pur offrendo una visione soggettiva, può di nuovo tentare, attraverso l’azione performativa della scrittura, di comunicare con il reale. Il quesito fondamentale a cui tale indagine si rivolge, forse destinato a rimanere privo di soluzione definitiva, è se e come la letteratura possa costituirsi come spazio di con-fusione fra la realtà e i differenti livelli immaginativi generati dal romanzo. La controversa opposizione fra verità e menzogna riacquisirebbe, in tale ottica, dinamismo e vitalità. Solamente ammettendo la possibilità di performatività del linguaggio, la parola ritrova il potere di dire del e con il mondo e di ricongiungersi nuovamente al reale. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Anna Maschietto, 2022 it_IT
dc.title Volontà di affermazione epistemologica e ontologica della narrativa del Nuovo Millennio: verso un'ipotesi di verità. Comparazione dell'opera di Mauro Covacich e di Emmanuel Carrère: per un'indagine del performativo come ritorno e riavvicinamento al reale. it_IT
dc.title.alternative Volontà di affermazione epistemologica e ontologica della narrativa del Nuovo Millennio: verso un'ipotesi di verità. Per una comparazione delle opere di Mauro Covacich e di Emmanuel Carrère: il performativo come ritorno e riavvicinamento al reale. it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Filologia e letteratura italiana it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Umanistici it_IT
dc.description.academicyear 2020/2021 - sessione straordinaria - 7 marzo 2022 it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 862647 it_IT
dc.subject.miur L-FIL-LET/14 CRITICA LETTERARIA E LETTERATURE COMPARATE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Anna Maschietto (862647@stud.unive.it), 2022-02-20 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Alessandro Cinquegrani (cinquegrani@unive.it), 2022-03-07 it_IT


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