Abstract:
La ricerca propone uno studio della figura del ponte, articolandosi sulla declinazione dei suoi significati raggruppati per paradossi: ponte verticale/ponte orizzontale (trascendenza-immanenza), ponte di pace/ponte di guerra (unione-separazione). La tesi è strutturata in due parti ed è dotata di un capitolo di apertura e uno di chiusura. Il capitolo iniziale analizza la sovrapposizione tra la condizione umana e la figura del ponte attraverso la poetica di Franz Kafka; il capitolo finale riprende e sviluppa questa riflessione collocandola nella postmodernità, soffermandosi in particolare sulle riflessioni di Jean Baudrillard. La prima parte della ricerca illustra da un lato i significati che il pensiero mitico e religioso e il genere letterario delle "visiones" hanno attribuito al simbolo del ponte e dall’altro – attraverso le figure di Rudyard Kipling e Primo Levi – la sua risemantizzazione nel momento del passaggio alla modernità. La seconda propone una lettura della figura del ponte all’interno dei contesti di pace e di guerra: nel primo caso l’analisi, guidata da "Il ponte sulla Drina" di Ivo Andrić, si concentra sul ruolo cruciale rivestito dal ponte nell’economia di un’armonia di base tra culture e identità. Nel contesto della guerra invece si indagano le motivazioni alla base della distruzione del ponte con i casi di Ernest Hemingway (distruzione), Ismail Kadare (conquista) e Adolf Hitler (rimozione).