Negli ultimi trent’anni Ecologico, Green, Eco friendly, Sostenibile, Sviluppo Sostenibile, sono parole e concetti divenuti parte integrante della nostra quotidianità, trasformando le nostre abitudini e il nostro modo di vivere. La loro importanza si è ulteriormente accresciuta in questo periodo, poiché sono stati individuati come una delle possibili soluzioni per l’uscita dalla crisi economica. In particolare il settore turistico, è riuscito a utilizzarli e trasformali in opportunità concrete per la crescita, la promozione, la tutela e lo sviluppo delle strutture e destinazioni turistiche. Tra i vari strumenti applicativi che sono stati creati utilizzando questi temi hanno assunto particolare rilevanza gli strumenti di matrice volontaria definiti come “Sistemi volontari per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile” (VIES) ed in particolare una sotto categoria di questi: gli ecolabel. I VIES si sono diffusi e consolidati nel mercato turistico grazie al marketing e l’advertising e in particolar modo nel mercato europeo grazie anche a specifiche politiche di promozione e diffusione dell’Unione Europea (UE 1994). Poco chiaro a livello accademico è che cosa siano i VIES come funzionino e cosa li determina e li caratterizza? Quali gli effetti e i vantaggi che essi possono dare alle strutture che le applicano, e nei territori dove esse sono localizzate? Questa ricerca si propone di ricostruire il quadro tecnico di questi strumenti, confusi e manipolati dal mercato e per una specifica categoria di questi, gli ecolabel, approfondirne il quadro conoscitivo, determinarne i vantaggi, gli svantaggi, i limiti. Valutando gli effetti nelle organizzazioni che li applicano e nei territori dove queste sono localizzate. Essendo strumenti nati ai fini di una corretta gestione ambientale, si è letto in chiave storica lo sviluppo del connubio tra turismo e tutela ambientale. Si è visto che il concetto di ecoturismo definito da Cevallos nel 1983 precedeva di alcuni anni il concetto di sviluppo sostenibile proposto nel rapporto Brutland 1987, con l’unica discriminate che il primo parla di aree naturali il secondo no. Si può quindi affermare che il sistema turistico abbia sviluppato, prima di molti altri comparti industriali, una sensibilità elevata per la tutela e gestione delle risorse e al mantenimento della sostenibilità del proprio sistema “produttivo”. Questa struttura si sviluppa a causa della struttura dello spazio che il turista consuma e che viene “venduto” ai fini turistici (Lozato-Giotart 2005). L’idea di analizzare destinazioni turistiche, dove si collocano le organizzazioni che applicano gli colabile, con i sistemi di tipo ambientale si basa principalmente sulla valutazione che la destinazione turistica, si sviluppa sugli stessi elementi costitutivi (fauna flora biodiversità risorse paesaggio economia ETC..) del sistema ambientale . Si parte dall’assunto che il territorio analizzato, coincida con la destinazione turistica e che il turismo sia il driver di sviluppo del sistema. Perché quando si parla di ambiente e di destinazione turistica, (in questo particolare caso) i due sistemi coincidono. Su questa base logica si sono sviluppate le metodologie di analisi dei label e dei loro effetti. Sono stati valutati quindi due ecolabel Eu Ecolabel (EUE) e Piloto Calidad Galapagos (PCG). Ecolabel, tecnicamente simili, cioè composti entrambi da un sistema di richiesta di applicazione di criteri divisi per macro temi, sviluppati e gestiti in modi diametralmente opposti. EUE si basa su una struttura di tipo tecnico-scientifico integrata a un processo partecipativo. PCG si basa totalmente su un processo a partecipativo supportato da buone pratiche. Ai fini della comprensione della valenza dei due label si è determinato se fossero strumenti tecnicamente validi, non greenwashing oriented(GW) e sostenibili nelle applicazioni. Per far ciò si sono definite le caratteristiche tecniche, con un’analisi basata sulla ricostruzione dei due sistemi (caratteristiche; storia; genesi; attori etc..). Stimando per entrambi gli effetti generati nelle strutture ricettive dove sono stati applicati. Nel caso di EUE si sono utilizzati due casi di studio differenti monitorati prima e dopo l’applicazione del marchio per comprendere gli effetti sviluppati. Per PCG si sono valutati i risultati del monitoraggio effettuati dallo staff di gestione. Alla luce di queste analisi é risultato evidente che EUE presenta una struttura tecnicamente valida e non GW oriented, basta su un’impostazione prettamente tecnica orientata all’applicazione della conformità legislativa in materia di gestione ambientale, che ne limita la flessibilità per le strutture più piccole e l’applicazione. Decisive sia nello sviluppo dell’applicazione e negli effetti risultanti: sono sia le caratteristiche tecniche della struttura ricettiva, sia la presenza di un manager che sappia applicare i criteri, sopratutto per quanto concerne gli effetti sul territorio. PCG risulta anch’esso sostenibile nel tempo ma per alcuni aspetti può venire frainteso con un processo di GW a causa di una carenza tecnica nella scelta dei criteri, compensata però dal sistema di gestione che ne pone un valore aggiunto. I suoi limiti sono determinati dalla capacità dei soggetti che gestiscono il marchio e dai loro limiti d’interazione con le organizzazioni sistema che lo applicano. La sostenibilità è stata individuata tramite un sistema matriciale, basato su uno standard di valutazione del UNWTO, ed integrato con un sistema di score basato su presenza assenza dei criteri. PC risulta più sostenibile nel complesso che EUE Con queste informazioni è stato possibile scegliere gli strumenti necessari alla costruzione del modello DPSIR. Si è quindi scelto di valutare i marchi in due piccole isole perché le variabili ambientali sono più semplici da determinare, anche a livello di validazione dei dati, ed è più semplice la lettura dei sistemi. Le isole sono state scelte in base alla presenza e assenza dei due marchi, alle loro caratteristiche morfologiche, presenza di agreement nazionali ed internazionali per la tutela delle aree naturali, presenza di ONG, aree naturali da proteggere e preservare, valenza internazionale. Le due isole sono l’isola D’Elba dell’arcipelago Toscano, e Santa Cruz dell’arcipelago delle Galápagos. Le Driving Force sono state identificate con il sistema turistico, di cui se ne è valutata la sostenibilità nelle isole tramite un indice di valutazione Tourism Island Sustainable Index (TISI) basato sul alcuni modelli di determinazione dei sistemi turistici locali (STL) ed integrato con indicatori determinati dal UNWTO. I dati e di metadati sono stati raccolti tramite investigazioni sul campo e controllo di studi forniti dai vari osservatori turistici locali. L’analisi ha evidenziato che: mentre l’Elba è si è dipendente dal sistema turistico, che ne determina le pressioni, ma ha le caratteristiche per poter gestire il proprio sistema anche senza al presenza di turismo. Il sistema turistico di Santa Cruz risulta più giovane ed in fase di piena crescita. Purtroppo i due sistemi non sono totalmente sostenibili dal punto di vista della gestione delle risorse, il primo principalmente per i rifiuti il secondo comparto nella gestione delle acque acqua. Le Presure sono state determinate tramite una matrice descrittiva di correlazione tra i criteri dei due label (93 per EUE e 111 per PCG) rispetto ai comparti che caratterizzazione sia il sistema turistico che quello territoriale, (acqua suolo biodiversità cultura economia) etc.. definendo l’effetto ed un possibile indicatore per sviluppare successivamente il modello. Lo State dei due territori è stato descritto tramite ricerche in campo e ricerche bibliografiche e attraverso la lettura dei piani territoriali di gestione ed i piani di gestione delle aree naturali. Entrambe le isole presentano criticità nella gestione delle risorse, sistemi economici dipendenti dal settore turistico, però mentre l’isola d’Elba presenta la necessità di preservare le proprie risorse culturali, Santa Cruz sociale presenta forti debilita dal punto di vista sociale. Gli Impact sono quindi stati calcolati mediante una matrice composta dalle caratteristiche dello stato e gli effetti dei criteri, (tenendo presente le Driving forc)e, in base alla quale sono stati calcolati gli impatti dei label nel territorio. Dall’analisi effettuata è risultato che entrambi i marchi generano degli impatti significativi, ma ridotti rispetto a quanto potrebbero fare probabilmente per limiti tecnici dei due sistemi e per limiti dettati dai soggetti che li applicano e che li gestiscono. EUE risulta più efficiente ed efficace relativamente al comparto economico e per la gestione risorse, mentre PCG lo é per il sistema sociale sviluppa inoltre impatti positivi nella promozione della storia locale, e per la tutela della biodiversità. Entrambi i marchi possono generare degli effetti territoriali, dipendenti ovviamente dai punti di debolezza dal territorio dove si ubica la struttura ricettiva, ma in buona sostanza PCG risulta essere più congruente con la sua realtà territoriale, mente EUE non lo è. Le Response del sistema non sono altro che i vantaggi svantaggi territoriali, ma come si è visto nella prima parte questi dipendo in modo specifico dal soggetto attuatore del marchio e non sono generalizzabili. Il livello di diffusione e penetrazione nel mercato è stato valutato tramite, la geolocalizzazione delle strutture accreditate per EUE. La valutazione della distribuzione ha reso evidente che la distribuzione è determinata da: a)strutture turistiche in destinazioni turistiche in declino, che vogliono ricollocarsi sul mercato grazie al marchio, b) presenza assenza di altri label forti storicamente che non ne permettono l’ingresso,c) presenza assenza di politiche europee di erogazione di finanziamenti per l’accreditamento. PCG invece, nato per rispondere a delle pressioni nell’arcipelago delle Galapagos, si localizza in una sola isola dell’arcipelago non per mancanza di mercato nell’arcipelago ma per precise indicazioni della struttura manageriale. Si può quindi affermare che, EUE tende soprattutto a generare un sistema di diffusione di normative europee e a uniformare e allineare le caratteristiche tecniche dei servizi di ricezione turistica mentre PCG è basato su un processo di tipo educativo per il sistema e i suoi attori. Questa situazione rispecchia ed è determinata dal processo di sviluppo dei label e dal processo di gestione degli stessi com’è risultato evidente nella prima parte dell’elaborato. I VIES e in particolare gli ecolabel possono si aiutare i territori nella gestione delle loro fragilità, ma a patto che vengano costruiti per le necessità territoriali. Generare VIES e in particolare ecolabel che possano applicarsi in diversi territori, implica la perdita dell’efficacia e l’efficienza degli stessi; , non esiste quindi il miglior VIES ma il VIES più adatto alla destinazione turistica. Possiamo quindi pensare alcuni ecolabel come strumenti concreti per lo sviluppo della sostenibilità di una destinazione turistica? Secondo me si per la maturità che hanno raggiunto in questi anni, per le capacità di creare dei network di stakeholder nel e per il territorio, di tutelarlo nel medio e lungo periodo, grazie alla necessità di rimanere sempre di moda. Essere riusciti a costruire un modello metodologico sul quale basare le relazioni ecolabel territorio, può aiutare a definire nuove tipologie di ricerca e nuovi metodi nei prossimi anni ed a questo tenderanno le prossime ricerche in questo campo.
The thesis has an objective to read the Voluntary Initiative for Enviromental and Sustainibility VIES, and in particularly a sub category of they, the ecolabels.
Even though these instrument representing a real action of sustainability and environmental protection, to date are not clearly how them are characterised and which are the effects that them can be generate in the organizations and territory, in particular in the touristic one. Have been evaluated in particularly two ecolabels, Piloto Calidad Galapagos and Eu Ecolabel (in two small islands) developing two level of analysis: punctual one in the structure (with monitoring), an spatial for the effects that they can be generate in the territories ( with the constructions of DPISR model)
Has become clear that the ecolabels are instruments effective and efficient, if it are build for a specific territory and is culture. The VIES developed for different territories involves that it losing the effective and efficient. Do not existing a best VIES but the most suitable.