Abstract:
Il presente lavoro tratta della prosa di Dmitrij Gorčev, autore attivo tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila e che si afferma, prima, nel nascente panorama della web-lit e, successivamente, anche nel mondo della carta stampata, sia come autore di racconti che come illustratore e grafico. In Italia non risultano finora pubblicate traduzioni dei suoi testi, se ne propone quindi una scelta. L’autore raggiunge per la prima volta un pubblico attraverso Internet iscrivendosi nel 1997 alla piattaforma online ŽŽ, Živoj Žurnal (nata e conosciuta in America con il nome di LiveJournal). Scopo di questa tesi di laurea, consequenzialmente alla presentazione al lettore italiano della traduzione di una selezione di testi, è quello di descrivere le caratteristiche dell’universo narrativo di Gorčev e problematizzare alcuni convincimenti della critica a proposito delle sue opere. Si intende fare un po’ di chiarezza attorno alla figura di questo scrittore che è stato forse accantonato e frainteso a causa della sua propensione a utilizzare un mezzo (ritenuto) informale e poco lirico come Internet e al suo uso sistematico di lingua colloquiale e turpiloquio. Si affrontano argomenti quali: l'influenza della tecnologia e di Internet sulla letteratura contemporanea (influenza su cui Gorčev si è dichiarato peraltro assai scettico), il concetto di “non finito”, la scrittura di blog come scrittura in qualche modo comunitaria, il tema distopico, “l’escapismo” di Gorčev e la fuga dalla città, la brevità estrema dei racconti e il legame con il parlato e il gergo provinciale. Vengono inoltre segnalati meccanismi letterari ricorrenti e relative difficoltà di traduzione, soprattutto in merito al carattere poetico della prosa dell’autore, ricca di particolarità fonetiche e lessicali. Non in ultima istanza, si affronta “l’umorismo” dei testi di Gorčev, termine che va inteso nell’accezione conferitagli da Laura Salmon di ‘riso tra le lacrime’, di pirandelliana memoria.