Abstract:
Il seguente elaborato, intende analizzare le opere dedicate al Triplice disastro di Fukushima avvenuto l’11 marzo del 2011, di Tawada Yoko. Autrice nota per il suo bilinguismo, si occupa di scrivere romanzi, racconti e saggi sia in giapponese ( lingua madre ) sia in tedesco ( lingua acquisita).
Da sempre interessata nei concetti di nazionale e transnazionale si occupa anche di tradurre la catastrofe.
Le opere analizzate riguardo a questa argomentazione sono: Kentoshi ( L’emissario ), Fushi no shima ( L’isola dell’immortalità ), Higan (Aldilá) e Fremde Wasser ( “Acque straniere”).
Nei testi giapponesi, si potrà notare l’ ambientazione di un futuro distopico, post-catastrofe, dove i personaggi dovranno pagare gli effetti delle radiazioni suoi propri corpi.
In questo modo il lettore viene catapultato nel futuro, mentre nel saggio tedesco, percorrerà una sorta di viaggio nella storia giapponese per comprendere come il popolo asiatico si sia avvicinato allo straniero e come varie scelte politiche ed economiche passate, abbiano poi gravato sulla popolazione negli anni successivi.
Inoltre, mi soffermò a descrivere la narrativa giapponese che si occupa della catastrofe, i vari mezzi utilizzati dai giapponesi per rappresentarla e, dare delle informazioni basi dell’autrice.In particolare, ho voluto comprendere come si sia avvicinata alla cultura europea e le ragioni per cui scelga di scrivere un romanzo in una determinata lingua. Altro aspetto interessante di Tawada Yoko che ho desiderato di approfondire, è stato l’utilizzo dell’acqua come metafora. Nel mare, ogni confine si dissolve, i concetti di stato-nazione si annullano, mentre gli uomini s’incontrano per rendere il mondo più multiculturale possibile e collaborativo.
Tawada Yoko è in grado d'interpretare la catastrofe sia per il pubblico asiatico ed europeo, dando a ciascuno varie prospettive grazie al suo bilinguismo. Infatti, sono molti gli esperti e studiosi che dichiarano che l'autrice viva nell’intermezzo (in lingua tedesca indicato con il termine Zwischenraum), ovvero fra la cultura tedesca e giapponese.
In questo modo, regala ai suoi lettori una visione biculturale, e per questo motivo diventa un ‘autrice particolare in tutti gli effetti.