La cultura dell’Opera italiana a Costantinopoli nella prima fase delle Tanzimat: le canzoni e gli inni di Donizetti Paşa (1828-56); il Metastasio sacro di Giovanni Eremian (1831-39); Angelo Mariani al Teatro Naum di Pera (1848-51)

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dc.contributor.advisor Bellingeri, Giampiero it_IT
dc.contributor.author Cattelan, Vittorio <1989> it_IT
dc.date.accessioned 2019-12-10 it_IT
dc.date.accessioned 2020-10-14T07:10:44Z
dc.date.available 2020-10-14T07:10:44Z
dc.date.issued 2020-03-20 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/17818
dc.description.abstract La tesi discute inizialmente la controversa figura di Giuseppe Donizetti Paşa (Bergamo 1788- Costantinopoli 1857) “fratello turco” del celebre operista Gaetano, invitato dal sultano Mahmud II nel 1828 a Costantinopoli per riformare la musica militare sul modello occidentale e insegnare nel Serail e nell’Harem. Giuseppe mosse incontro alla cultura turca raccogliendo trascrizioni di musica popolare e colta, compose liriche ed inni in ottomano a sostegno ideologico della politica di tolleranza religiosa delle Tanzimat, favorì d’altra parte la diffusione dell’opera italiana nel contesto multiculturale della ‘Stamboul’ di quegli anni. La vicenda trattata nel secondo capitolo riguarda appunto l’edizione degli oratori di Metastasio tradotti in turco con i caratteri armeni dal dragomanno del re di Danimarca Giovanni Eremian nel 1831 e 1839 che affonda le sue ragioni nella storia delle comunità armeno cristiane e dei loro rapporti con l’Islam fino all’apertura di un vero dialogo interreligioso sotto Abdülmegid (1839). Il terzo capitolo racconta del direttore ravennate Angelo Mariani a Costantinopoli dal 1848 al 1851 e attraverso lo studio incrociato di fonti inedite dimostra che egli poté sperimentarvi quella rivoluzionaria concezione del ruolo plenipotenziario del direttore d’orchestra con cui al suo ritorno in Italia cambiò il corso della storia dell’Opera. L’ultimo capitolo tratta dell’impiego di alfabeti alternativi all’arabo per la scrittura del turco-ottomano analizzando e confrontando in chiave sociolinguistica le trascrizioni latine della musica vocale di Donizetti e quelle armene delle traduzioni di Eremian preziose rappresentazioni della lingua turca volgare parlata nel secolo XIX da cui proviene quella moderna oggi corrente it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Vittorio Cattelan, 2020 it_IT
dc.title La cultura dell’Opera italiana a Costantinopoli nella prima fase delle Tanzimat: le canzoni e gli inni di Donizetti Paşa (1828-56); il Metastasio sacro di Giovanni Eremian (1831-39); Angelo Mariani al Teatro Naum di Pera (1848-51) it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Doctoral Thesis it_IT
dc.degree.name Studi sull'asia e sull'africa it_IT
dc.degree.level Dottorato di ricerca it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea it_IT
dc.description.academicyear Dottorato - Ciclo32° - Appello 17-01-20 it_IT
dc.description.cycle 32
dc.degree.coordinator Heinrich, Patrick it_IT
dc.location.shelfmark D002081
dc.location Venezia, Archivio Università Ca' Foscari, Tesi Dottorato it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 830587 it_IT
dc.format.pagenumber 407 p. : ill.
dc.subject.miur L-OR/13 ARMENISTICA, CAUCASOLOGIA, MONGOLISTICA E TURCOLOGIA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.provenance.upload Vittorio Cattelan (830587@stud.unive.it), 2019-12-10 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Giampiero Bellingeri (giambell@unive.it), 2020-01-17 it_IT


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