Abstract:
La tesi ha l’obiettivo di presentare e valutare interventi didattici in cui la modalità visivo-gestuale è utilizzata come supporto alla comunicazione e alla lettura, in diversi contesti educativi e di sviluppo. La lingua dei segni sembra essere un valido strumento di inclusione non solo per i soggetti sordi ma anche per bambini udenti con disabilità della comunicazione. È il caso dello studio condotto in una classe di scuola primaria in cui abbiamo proposto l’insegnamento della lingua dei segni ai fini dell’inserimento di un bambino con sindrome dello spettro autistico averbale. La modalità visivo-gestuale è alla base di Sillabiamo, un metodo mirato all’insegnamento dei processi della lettura attraverso la dattilologia, il sistema alfabetico manuale delle lingue dei segni. Per verificare l’efficacia e sviluppare le caratteristiche di Sillabiamo sono stati condotti cinque studi di caso. Tre studi riguardano interventi di avviamento alla lettura, in due gruppi di bambini in età prescolare (3;4 - 6;2) e in un caso di Sindrome di Down associata a disprassia verbale (10;2); gli altri due studi presentano un intervento di supporto a specifiche difficoltà di lettura in un soggetto con Sindrome di Cornelia de Lange (7;9) e in un soggetto con sospetto DSA non diagnosticato (7;7). Le ricerche condotte mostrano risultati incoraggianti nei contesti indagati.