La nascita, lo sviluppo ed il declino dell’area industriale di Porto Marghera. Un’analisi comparata con il sistema di riqualificazione del Porto e dell’area petrolchimica di Rotterdam.

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dc.contributor.advisor Cerasi, Laura it_IT
dc.contributor.author Favero, Gianluca <1991> it_IT
dc.date.accessioned 2019-06-19 it_IT
dc.date.accessioned 2019-11-20T07:08:25Z
dc.date.available 2019-11-20T07:08:25Z
dc.date.issued 2019-07-18 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/15237
dc.description.abstract Il ritardo industriale dell’Italia all’inizio del ventesimo secolo fece si che lo sviluppo del settore produttivo avvenisse in maniera peculiare rispetto ai paesi più avanzati del nord Europa. Di conseguenza, la rincorsa forsennata all’industrializzazione nei primi anni del ventesimo secolo ha forzato i ritmi di crescita delle aree industriali del nostro paese. Molte superfici agricole hanno profondamente mutato il loro volto, trasformandosi in immense zone produttive; tra queste troviamo l’area di Porto Marghera. La nascita dell’area portuale e chimica mutò notevolmente la strategia economica del territorio veneziano. Da città dedita al rafforzamento dei commerci verso l’oriente ed i suoi mari, Venezia spostò la propria attenzione verso l’Europa abbandonando la strategia neo-insulare che aveva perseguito per secoli. Il processo d’industrializzazione dell’area fu possibile grazie all’unione tra finanziamenti del grande capitale industriale-finanziario e l’intervento dello stato. Questo tipo di investimento con partecipazione statale si rivelò efficace per l’insediamento industriale nell’area di Marghera. Grazie anche all’aiuto di figure chiavi quali Giuseppe Toeplitz, uno dei capi della banca commerciale che si occupava di investimenti nell’industria chimica Montecatini ed a Giuseppe Volpi che già prima della nascita di Porto Marghera diede vita alla Sade, nacque il polo industriale di Porto Marghera. Lo sviluppo dell’area durante gli anni del fascismo, lo fece diventare uno dei poli industriali di maggiore importanza in Italia. Successivamente, i bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale, fermarono la solida fase di espansione del polo stesso. A guerra finita, ingenti investimenti diedero impulso all’insediamento delle industrie chimiche a Porto Marghera. Iniziò così una nuova primavera per il comparto industriale dell’area. Durante gli anni ’70-’80 si fece avanti invece, una fase di declino, dovuta anche al trasferimento di intere filiere chimiche all’estero, soprattutto verso paesi ricchi di materie prime utili alla chimica di base. L’abbandono del territorio da parte delle industrie, portò con sé, oltre che il notevole disagio occupazionale anche il problema dell’impatto ambientale che la dismissione di tali aree portava con sé. Dalla fine degli anni ’90 ad oggi, il polo industriale, risentito dalla crisi della chimica di base in Italia, ha preferito concentrare i propri investimenti per trasformare l’intera area in zona prettamente portuale. Il nuovo business su cui i dirigenti industriali vorrebbero puntare sarebbe infatti quello della logistica e della movimentazione di merce; infatti vari progetti in cantiere tra quali il porto off-shore davanti a Malamocco lo testimonierebbero. La tesi ha lo scopo di analizzare tutte le fasi che sono intercorse tra la nascita, lo sviluppo ed il declino di Porto Marghera, con l’obiettivo di esaminare quali cambiamenti socio-politici siano avvenuti per ciascuna fase in ambito territoriale e nazionale. In seguito, la tesi si concentrerà sulle soluzioni ed i nuovi progetti proposti per il risollevamento dell’area industriale di Porto Marghera, con particolare attenzione verso il nuovo progetto di creazione dell’area off-shore di Venezia. In ultima analisi, il lavoro verterà sulla comparazione del sistema portuale di Rotterdam con quello di Porto Marghera, esaminando quali siano state le politiche attuate dal governo per rianimare l’area depressa del suddetto porto olandese e cercando elementi di analogia con le proposte avanzate per Porto Marghera. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Gianluca Favero, 2019 it_IT
dc.title La nascita, lo sviluppo ed il declino dell’area industriale di Porto Marghera. Un’analisi comparata con il sistema di riqualificazione del Porto e dell’area petrolchimica di Rotterdam. it_IT
dc.title.alternative La nascita, lo sviluppo ed il declino dell’area industriale di Porto Marghera. Un’analisi comparata con il sistema di riqualificazione del Porto e dell’area petrolchimica di Rotterdam. it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Relazioni internazionali comparate it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati it_IT
dc.description.academicyear 2018/2019_sessione_estiva it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 837825 it_IT
dc.subject.miur M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Gianluca Favero (837825@stud.unive.it), 2019-06-19 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Laura Cerasi (laura.cerasi@unive.it), 2019-07-08 it_IT


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