Il palinsesto antoniano, 1830-1940

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dc.contributor.advisor Castellani, Francesca it_IT
dc.contributor.author Gia, Maria Beatrice <1986> it_IT
dc.date.accessioned 2018-12-11 it_IT
dc.date.accessioned 2019-07-24T08:06:35Z
dc.date.issued 2019-03-11 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/14973
dc.description.abstract Questo progetto ha come oggetto i principali cantieri artistici della basilica di Sant’Antonio a Padova tra il 1830 e il 1940 circa: oltre cent’anni di cantieri quasi ininterrotti, lungo cui è possibile studiare importanti cambiamenti nel gusto. Il “palinsesto antoniano” in quegli anni è infatti al centro di una vera e propria “rilettura” storicistica, ad opera di alcuni personaggi chiave fra i quali sono stati menzionati, approfondendo il loro ruolo, Pietro Selvatico, Valentino Schmidt, custode della basilica per 37 anni, ebanista ed esperto in tema di restauro, gli architetti Federico Berchet e Carlo Barberi, e che trova culmine nell’intervento boitiano del 1895. Gli interventi di Boito, qui ampiamente descritti e analizzati, crearono la necessità inderogabile di procedere alla decorazione pittorica dell’edificio. A questo proposito la Veneranda Arca, ente deputato alla salvaguardia dei beni della basilica, si avvalse dell’opera di artisti come Lodovico Pogliaghi, Biagio Biagetti, Ludovico Seitz, Achille Casanova, Adolfo De Carolis, Ubaldo Oppi: nomi che contribuirono a rendere emblematica l’esperienza della fabbrica antoniana come una delle più prolifiche nell’Italia postunitaria. Lo studio si basa sull’integrazione tra documenti, disegni e progetti relativi ai cantieri, rinvenuti presso l’archivio antoniano. Si analizza la stratificazione operativa e culturale intervenuta in Basilica fra XIX e XX sec. e si confronta la realtà padovana con quelle di altre “fabbriche” nazionali, inserendole nel dibattito tra artisti e clero su temi e modalità di rappresentazione dell'immagine religiosa. Il “caso antoniano” è stato dunque studiato, come emblema di cantiere artistico: vera e propria “scuola” per generazioni di artisti e mezzo privilegiato per la trasmissione di competenze procedurali e di uno “stile nuovo europeo”. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Maria Beatrice Gia, 2019 it_IT
dc.title Il palinsesto antoniano, 1830-1940 it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Doctoral Thesis it_IT
dc.degree.name Storia delle arti it_IT
dc.degree.level Dottorato di Ricerca it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear Dottorato - 31° Ciclo - 2015-2017 it_IT
dc.description.cycle 31 it_IT
dc.degree.coordinator Vescovo, Pier Mario it_IT
dc.location.shelfmark D001919 it_IT
dc.location Venezia, Archivio Università Ca' Foscari, Tesi Dottorato it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 985961 it_IT
dc.format.pagenumber 2 v. : ill. ([7], 305 p. ; [7], 306-684 p.) it_IT
dc.subject.miur L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor Zucconi, Guido it_IT
dc.provenance.upload Maria Beatrice Gia (985961@stud.unive.it), 2018-12-11 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck (), 2019-01-18 it_IT


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