Abstract:
L’intercomprensione (IC), facoltà spontanea quando due persone comunicano in lingue diverse cercando di comprendere la lingua dell’altro, è anche un approccio didattico, oggetto di studi fin dagli anni 90, che mira allo sviluppo delle competenze ricettive di più lingue simili. La ricerca europea si è dedicata principalmente all’IC scritta, mentre la dimensione orale, esplorata da alcuni, non è mai stata un obiettivo prioritario. Bonvino-Jamet (2016) confermano che non esiste una metodologia didattica condivisa per l’IC orale. Pertanto, a partire dalle piste di ricerca suggerite da Benveniste (2009) e dagli studi di Jamet sulla percezione sonora (2007), ricorrendo alla psicolinguistica (Harley, 2008; Dijkstra, 2004) e all’approccio cognitivo-emotivo nella didattica delle lingue (Vandergrift, 2007; Cardona, 2010), il progetto di ricerca è venuto alla luce con lo scopo di concepire nuovi percorsi didattici per facilitare l’IC orale, in ricezione, di tre lingue: portoghese, spagnolo e francese. La ricerca-azione include quattro sperimentazioni corrispondenti ai corsi svolti tra il 2014 e il 2017 all’Università di Venezia. A partire dai risultati ottenuti sulle difficoltà incontrate e sulle strategie utilizzate durante l’ascolto di una lingua, mai studiata, è stato possibile delineare nuovi scenari didattici di IC orale. Le sperimentazioni dimostrano che è possibile facilitare il riconoscimento di parole nel flusso sonoro facendo leva sui fattori cognitivi ed emotivi dell’apprendimento che l’approccio intercomprensivo mette in gioco per sua natura. Esso contribuisce così a valorizzare le competenze linguistiche, extralinguistiche e metacognitive e mostra che la metodologia plurilingue è anche al servizio di una sola lingua.