La tesi delinea una ricostruzione storica dell'Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia dal 1968 al 1997, ovvero dalla Biennale della contestazione alla XLVII edizione della rassegna veneziana, curata da Germano Celant.
Lo studio dell'Esposizione viene affrontato da diverse prospettive: le modalità organizzative e operative della rassegna, le mostre e gli approcci teorici e critici delle diverse edizioni, la relazione dell'istituzione veneziana con gli sviluppi artistici coevi e le attività espositive a livello nazionale e internazionale. Un altro aspetto a cui viene dato rilievo è la ricezione della Biennale da parte della critica e della stampa italiana e straniera lungo il periodo preso in esame, che offre anche l'opportunità di sondare di volta in volta lo stato nel dibattito artistico contemporaneo.
La conduzione della ricostruzione storica sul medio periodo ha dato inoltre la possibilità di registrare i cambiamenti della formula espositiva della Biennale nei tre decenni presi in considerazione dalla ricerca; mutamenti che ciclicamente coinvolgono fini e funzioni della rassegna, e ridefiniscono la vocazione internazionale sotto i cui auspici è nata alla fine dell'ottocento.
The thesis outlines a historical narrative of the International Art Exposition of Venice from 1968 to 1997, in other words from the Biennale of contestation to the XLVII edition under the curatorship of Germano Celant. The research has been conducted by considering and encompassing several perspectives of the exposition: the modalities for its organization and operative, the different theoretical and critical concepts of its feature, the relationship of the Venetian Biennale with contemporary artistic movements and other expositions both at national and international level. Furthermore, the thesis focuses on the perception of the Biennale of arts as expressed both by the international and the Italian press. This offers the possibility to detect year by year the state of the contemporary artistic debate. Finally, the analysis goes through a timeline of three decades and it offers the possibility to track the changes in the exposition framework with significant modifications in the scope and in the purposes of the exposition. These are cyclical changes of its original international vocation upon which it was conceived in the late XIX century.