Le metodologie acustiche sono tecniche molto efficienti per stimare l’abbondanza delle risorse pelagiche. Tuttavia l’identificazione dei target acustici richiede ancora un processo caratterizzato da una certa soggettività perché basato sull’esperienza di chi interpreta gli ecogrammi e sulle informazioni biologiche. In questo lavoro diverse procedure sono state applicate ai dati acquisiti durante i survey acustici condotti nel Canale di Sicilia per identificare le specie più abbondanti, E. encrasicolus, S. pilchardus, e rendere la metodologia più oggettiva. I risultati indicano che una discriminazione tra banchi appartenenti a differenti specie appare possibile utilizzando nei modelli decisionali variabili morfologiche, batimetriche ed energetiche del banco, relative a più frequenze. Il metodo descritto ha consentito inoltre di acquisire informazioni sugli habitat preferenziali delle due principali specie target.
Acoustic techniques are efficient tools for the abundance estimation of many pelagic fish species. However the technique still requires some subjective judgment when allocating the acoustic data, fish-school echotraces, to particular species. This is assisted by trawl data and operator experience in the scrutiny of echograms. In this work different procedures are applied to acoustic data, acquired during survey carried out in the Sicilian Channel, to the aim of identify the most abundant species, E. encrasicolus, S. pilchardus, and create a tool for objective species allocation. The results indicate that a discrimination between the two species seems possible using a set of morphological, bathymetric and energetic school descriptors with a classification tree approach. The method described here was also able to get important information on the preferential habitat of the two main species.