La ricerca ricostruisce i meccanismi attraverso i quali la garçonne da figura estetica giunge ad essere riconosciuta
quale tipo sociale, mettendo in evidenzia le diverse sfumature semantiche assunte dal termine — sinonimo di profondi mutamenti nel codice comportamentale e vestimentario della donna — nel suo trasmigrare tra diversi ambiti culturali. L’analisi fa emergere i differenti passaggi che hanno permesso l’inserimento del sostantivo nel dominio moda, e problematizza e complessizza il fenomeno culturale che si è sviluppato intorno alla nuova forma di vita femminile.
Il processo di ricomposizione della memoria del neologismo ha coinciso con la decostruzione del mito edificato attorno all’identità garçonnière che la letteratura critica sull’argomento ha contribuito ad alimentare. Con tale lavoro, si è voluto introdurre nel panorama degli studi di semiotica delle arti e, più in generale, di semiotica della cultura, la disamina del vocabolo adottato per esprimere i cambiamenti negli usi e costumi e nel concetto stesso di femminilità durante gli anni folli parigini.
This research shows the mechanisms through which the “aesthetic figure” of the garçonne has been recognized as a “social type”, highlighting the different semantic nuances assumed by the term – synonymous with deep changes in the woman lifestyle – in its migration from one cultural domain to the other. The analysis points out the different steps that allowed the inclusion of the substantive garçonne within the fashion
domain. Moreover, it problematizes the cultural phenomenon that has been developed around this new female lifestyle. The process of reconstruction of the memory of the neologism coincided with the de-construction of the myth of la garçonne that the critical literature contributed to feed. Therefore, my thesis provides a complete analysis of the ways through which French society of the 1920’s represented and reflected itself by means of this aesthetic figure and life form.