Nel 1968 il critico d’arte inglese Lawrence Alloway terminava The Venice Biennale 1895-1968. From salon to goldfish bowl sostenendo che fosse urgente che la Biennale elaborasse un “sistema di controllo” sulle
mostre che risolvesse la sua complessa “struttura cellulare”. E’ in questo punto che cronologicamente si innesta questa ricerca: la crisi istituzionale e funzionale della Biennale giunse al culmine diventando la causa che ne fece l’obiettivo della contestazione sessantottina e il radicale rinnovamento richiesto dalla società
civile si espresse nella riforma dello statuto “democratico e antifascista” del 1973. L’ipotesi di questa ricerca è che quel “sistema di controllo” sia stato trovato e testato con l’edizione del 1976 e che questo non sia altro che il frutto delle irripetibili esperienze civili e culturali realizzate all’interno e intorno alla Biennale immediatamente dopo la contestazione.
In 1968 the art critic Lawrence Alloway ended The Venice Biennale 1895-1968. From salon to goldfish bowl asserting that it was necessary that Venice Biennale worked out a “control system” on its exhibitions in order to solve its complex “cellular structure”. It is in this very moment that this research
inserts itself chronologically. The institutional and functional crisis came to the apex in 1968 when the Biennale became the target of the protests for these reasons. The quest for a radical renewal of the cultural institution coming from civil society, finally expressed itself in the 1973 “democratic and antifascist” reform.
This research hypothesis is that the “control system” on the exhibitions has found and tested in occasion of 1976 Biennale and that it was the result of all the civil and cultural experiences developed soon after ’68 protests in and around the Venice Biennale.