Il presente lavoro si propone di indagare l'opera letteraria di Andrea Zanzotto dal punto di vista della traduzione. Si esamina dunque da un lato l'attività di trascrizione in lingua italiana che il poeta ha esercitato sui propri versi quando composti originariamente in dialetto – idioma impiegato in diverse sue raccolte poetiche, anche se in misura minore rispetto alla lingua ufficiale – o, nel caso degli pseudo-haiku, in inglese. L'analisi si concentra successivamente sul lavoro di traduzione da altri autori, sia in prosa sia in poesia, in prevalenza di area francese, svolto da Zanzotto in vista di edizioni commissionate o in qualità di esercizio privato poi oggetto di pubblicazione. Sono delineate così le questioni linguistiche e stilistiche di volta in volta affrontate dal traduttore, tenendo conto, parallelamente, della sua produzione originale in versi e in prosa nonché delle sue riflessioni di saggista critico.
This work aims to investigate Andrea Zanzotto's literary production from the point of view of translation. First of all, his activity of transcription in Italian of his own poems is examined, since he sometimes composes in dialect instead of the official language – which is his main means of expression – or, in the case of pseudo-haikus, in English. The analysis then focuses on translations into Italian from works by other authors, written both in prose and poetry, mainly in French. Zanzotto realized them either on commission for publishing or as a private exercise, then occasionally printed. This dissertation describes the linguistic and stylistic issues the translator dealt with in each different case, also taking into account his parallel original production in verse and prose, and his reflections as a critical essayist.