Codici di condotta: una nuova prospettiva per l’autonomia privata e il mercato

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dc.contributor.advisor Camardi, Carmela it_IT
dc.contributor.author Strukul, Matteo <1973> it_IT
dc.date.accessioned 2011-04-16T11:06:39Z it_IT
dc.date.accessioned 2012-07-30T16:03:57Z
dc.date.available 2011-04-16T11:06:39Z it_IT
dc.date.available 2012-07-30T16:03:57Z
dc.date.issued 2011-04-01 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/1050 it_IT
dc.description.abstract Il fenomeno della globalizzazione ha determinato la crisi della tradizionale concezione di ordinamento giuridico e delle fonti di produzione delle norme, e ha imposto allo stesso tempo i codici di condotta fra i nuovi strumenti di creazione delle regole. Il presente lavoro si propone di esaminare tali codici di condotta nella loro componente autodisciplinare, in particolare le esperienze più autorevoli e consolidate dell’autodisciplina nazionale e transnazionale, tenendo conto della prospettiva comparativa ed europea. Attraverso detta analisi, l’autore tenta di sviluppare una griglia di categorie e concetti atti a determinare la natura giuridica di detti codici. La stessa diviene così prisma attraverso cui osservare il mutamento dell’autonomia privata e del mercato. it_IT
dc.description.abstract The Globalization caused the crisis of the traditional concept of legal system and legal source production, and set at the same time the codes of conduct as a new rule–making instrument. This contribution will examine the self-regulation aspects of such conduct codes, in particular the most authoritative and well-established experiences expressed by self-regulation at a national and transnational level, taking into account both a comparative and a European perspective. Through this analysis, the author attempts to develop a grid of categories and concepts capable to explain the legal nature of these codes. This ensemble provides a perspective through which the contractual autonomy and market transformations can be monitored. it_IT
dc.format.medium Tesi cartacea it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Matteo Strukul, 2011 it_IT
dc.subject Codici di autoregolamentazione it_IT
dc.subject Autodisciplina it_IT
dc.title Codici di condotta: una nuova prospettiva per l’autonomia privata e il mercato it_IT
dc.title.alternative Codes of conduct: a new perspective for contractual autonomy and market it_IT
dc.type Doctoral Thesis it_IT
dc.degree.name Diritto europeo dei contratti civili, commerciali e del lavoro it_IT
dc.degree.level Dottorato di ricerca it_IT
dc.degree.grantor Scuola dottorale interateneo in Scienze giuridiche it_IT
dc.description.academicyear 2009/2010 it_IT
dc.description.cycle 23 it_IT
dc.degree.coordinator Benvenuti, Luigi it_IT
dc.location.shelfmark D000980 it_IT
dc.location Venezia, Archivio Università Ca' Foscari, Tesi Dottorato it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 955456 it_IT
dc.format.pagenumber 223 p. it_IT
dc.subject.miur IUS/01 DIRITTO PRIVATO it_IT
dc.description.tableofcontent INDICE INTRODUZIONE pag. 5 SOMMARIO: 0.1 L’avvento del fenomeno globalizzazione nel mondo del diritto (p.5). 0.2 Riflessioni metodologiche: delimitazione del campo d’indagine con particolare attenzione alla componente autodisciplinare dei codici di condotta e l’analisi delle esperienze concrete come chiave per la costruzione di una definizione (p.10). CAPITOLO 1 pag. 18 L’ESPERIENZA DEL CODICE DI AUTODISCIPLINA PUBBLICITARIA SOMMARIO: 1.1 Cenni introduttivi e proposizione dei profili problematici (p.18). 1.2 Riflessioni “in superficie” e struttura essenziale del nuovo Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale (p.22). 1.3 L’adesione al Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale (p.27). 1.4 Breve analisi delle diverse tesi dottrinarie in materia di clausola di accettazione (p.31). 1.5 Autodisciplina e risoluzione delle controversie: il procedimento innanzi al Giurì (p.40). 1.6 Ipotesi interpretative della dottrina sulla natura del procedimento innanzi al Giurì: l’impossibile parallelismo con l’arbitraggio, la perizia tecnica e l’arbitrato (p.44). 1.7 Inibitoria e pubblicazione della decisione: il problema della pena privata (p.48). 1.8 La non riconducibilità del contratto di autodisciplina alla figura associativa. Contratto normativo? (p.52). 1.9 Conclusioni: il Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale come possibile ibrido fra contratto normativo e complesso di norme consuetudinarie (p.55). CAPITOLO 2 pag. 64 IL CODICE DI AUTODISCIPLINA DELLE SOCIETÁ QUOTATE E IL DUTCH CORPORATE GOVERNANCE CODE SOMMARIO: 2.1 Cenni introduttivi e proposizione dei profili problematici (p.64). 2.2 Le ragioni e le caratteristiche che hanno portato all’adozione dei codici di corporate governance. Uno sguardo transnazionale (p.71). 2.3 Sguardo d’insieme al Codice di autodisciplina delle societá quotate con particolare attenzione ai profili contenutistici (p.80). 2.4 Brevi note in tema di caratteristiche formali e di natura giuridica del Codice di autodisciplina delle societá quotate (p.85). 2.5 L’enforcement del Codice di autodisciplina delle società quotate (p.92). 2.6 Premessa sul Dutch Corporate Governance Code e sintetica ricognizione in tema di sistema di amministrazione e controllo dualistico (p.93). 2.7 Profili contenutistici del Dutch Corporate Governance Code: le caratteristiche dell’enforcement (p.98). 2.8 Profili contenutistici del Dutch Corporate Governance Code (p.103). 2.9 Conclusioni (p.106). CAPITOLO 3 pag. 108 LA NUOVA LEX MERCATORIA SOMMARIO: 3.1 La nuova Lex mercatoria come possibile strumento interpretativo dell’autodisciplina (p.108). 3.2 Il quadro dottrinario di riferimento e le diverse tesi ricostruttive della nuova Lex mercatoria (p.112). 3.3 Le diverse componenti normative della nuova Lex mercatoria: pratiche contrattuali, usi del commercio internazionale, rationes decidendi adottate dagli arbitri internazionali. In particolare: le pratiche contrattuali (p.118). 3.4 Le diverse componenti normative della nuova Lex mercatoria: usi del commercio internazionale (p.123). 3.5 Le diverse componenti normative della nuova Lex mercatoria: rationes decidendi adottate dagli arbitri internazionali (p.128). 3.6 Profili di analisi dei codici di condotta nel diritto del commercio transnazionale: la funzione di limite endogeno. Il caso degli ICC Codes on Marketing and Advertising Practice (p.130). 3.7 Il parallelo cammino dell’Autodisciplina pubblicitaria attraverso la European Advertising Standards Alliance (p.134). 3.8 La Lex mercatoria come paradigma di riferimento per l’autodisciplina pubblicitaria e per alcune delle più importanti esperienze transnazionali di autoregolazione (p.136). CAPITOLO 4 pag. 141 I CODICI DI CONDOTTA NELLA NUOVA DISCIPLINA DELLE PRATICHE COMMERCIALI SLEALI SOMMARIO: 4.1 L’inserimento dei codici di condotta e autodisciplina nella direttiva 2005/29 CE e nella novellata Comunicazione commerciale del Codice del consumo: riflessioni introduttive (p.141). 4.2 Le possibili ragioni che hanno condotto la Direttiva 2005/29/CE a prevedere disposizioni in tema di codici di condotta e autodisciplina (p.144). 4.3 Più nel dettaglio: la definizione data dalla direttiva di codice di condotta e il recepimento che di detta definizione fa il Codice del consumo (p.147). 4.4 Più nel dettaglio: la nozione di responsabile del codice, le azioni esperibili nei suoi confronti e l’adozione di un codice contra legem come pratica commerciale sleale (p.153). 4.5 Interrogativo: possono i codici di condotta e/o autodisciplina svolgere una funzione positiva di concretizzazione dei requisiti di legge? (p.157). 4.6 L’uso ingannevole dei codici di condotta e/o autodisciplina: ipotesi di azioni ingannevoli (p.162). 4.7 Pratiche commerciali in ogni caso ingannevoli: l’affermazione non veritiera del professionista di essere firmatario di un codice di condotta; l’affermazione non veritiera che un codice di condotta ha l’approvazione di un organismo pubblico o di altra natura (p.164). 4.8 Gli obblighi aggiunti di trasparenza, informazione e contenuto minimo (p.169). 4.9 Riflessioni conclusive in tema di codici di condotta nella disciplina delle pratiche commerciali scorrette di cui alla direttiva 2005/29/CE e alla novellata parte del Codice del consumo (p.173). CAPITOLO 5 pag. 178 CARATTERI GENERALI DEI CODICI DI CONDOTTA SOMMARIO: 5.1 Osservazioni introduttive (p.178). 5.2 Il nuovo concetto di normativa introdotto dal fenomeno globalizzazione (p.181). 5.3 Differenze fra codici di condotta, codici di autodisciplina, codici deontologici (p.186). 5.4 Autodisciplina e Consuetudine (p.188). 5.5 Per una reale ricostruzione sistematica della categoria dei codici di condotta: la definizone della direttiva 2005/29/CE, la catalogazione per classi da parte della dottrina comparatista (p.191). 5.6 Caratteristiche e funzioni dei codici di autodisciplina (p.197). 5.7 Un’ultima riflessione su un possibile terreno di contatto fra autodisciplina privata e autolimite dell’autorità amministrativa nell’esercizio della propria attività discrezionale (p.200). RIFLESSIONI CONCLUSIVE pag. 205 BIBLIOGRAFIA pag. 209 ABSTRACT pag. 223 LIBERATORIA pag. 224 it_IT
dc.identifier.bibliographiccitation Strukul, Matteo. “Codici di condotta: una nuova prospettiva per l’autonomia privata e il mercato”, Università Ca’ Foscari Venezia, tesi di dottorato, 23. ciclo, 2011 it_IT


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