L’indagine condotta sul modello educativo al design attuato oggi nella scuola
secondaria ci permette di cogliere la sua storica oscillazione tra il modello accademico
e l’eredità del Bauhaus: la sua attuale fragilità epistemica pertanto
mostra la necessità di una nuova fondazione teorica per ridefinirlo.
Oggi l’ampia letteratura scientifica sul design suggerisce che il fulcro della sua
formazione propedeutica parte dalle competenze del “configurare” ma deve
poggiare sull’apprendimento esperienziale e nella pratica riflessiva, oltre che
sulla padronanza delle regole dei linguaggi della comunicazione.
Con il termine “studio”, si intende non solo l’ambiente in cui opera la comunità
di apprendimento del design ma anche la sua tipica modalità di interazione. Qui
si pratica l’azione-riflessione, attraverso uno strumento iconico di mediazione
didattica; la dinamica formativa è sviluppata nel gruppo, la comunità di apprendimento,
attraverso l’identificazione e la risoluzione di problemi e progetti.
È necessaria la ridefinizione del ruolo dell’insegnante, non più il “maestro” ma
il “facilitatore”che aiuta lo studente ad acquisire la visione e il metodo tipico
del designer. Il framework delle competenze del nuovo Basic design è desunto
dai learning outcomes identificati attraverso la comparazione di alcuni modelli
educativi europei e le indicazioni della letteratura scientifica.
The survey made on the educational pattern to design brought about today in the
secondary school allows us to grasp its historic swinging between the academic
model and the Bauhaus legacy. Therefore its epistemic weakness shows the need
of a new theoretical foundation to redefine it. Today the wide scientific literature
on design suggests that the fulcrum of its propaedeutic training starts from the
competencies in forming but has to be based on experiential learning and reflective
practice, in addition to the mastership of communication rules and languages.
With the word “studio”, not only we mean the milieu where the design
learning community work, but also its typical interactive modality. Here actionreflection
is put into practice through the iconic tool of educational mediation;
the training mechanism is developed in the group, the community of practice, by
finding and solving problems and projects. A redefinition of the professional teacher’s
role is needed: no more a master, but a coach who helps students to acquire
the designer’s vision and characteristic method. The framework of new Basic
Design competencies is therefore inferred from the learning outcomes identified
through the comparison of some European educational systems and suggestions
from scientific literature.