Abstract:
Da sempre il turismo sfrutta le potenzialità offerte dal rivoluzionario avvento di internet e dall’affermazione del sito web come canale di vendita. Attualmente, il settore turistico insieme al settore del tempo libero generano oltre i tre quarti delle vendite in rete.
Il commercio online ha trasformato la relazione tra l’operatore turistico ed il consumatore: se da un lato ha apportato benefici, dall’altro, esso si presta all’implementazione di pratiche commerciali ingannevoli. Nel 2015, i provvedimenti finalizzati all’accertamento delle pratiche commerciali scorrette dell’AGCM hanno condotto all’irrogazione di sanzioni per complessivi 28.170.000 euro.
Tuttavia, il rischio di una sanzione pecuniaria rappresenta soltanto una minima parte degli esborsi e delle perdite in cui incorre il professionista. La severità del procedimento, gli strumenti istruttori a disposizione dell’AGCM, la pubblicità del provvedimento finale, gli eventuali costi di un ricorso amministrativo, nonché il danno all’immagine aziendale; sono elementi che, in ultima analisi, si concretizzano in ulteriori danni economici per il professionista.
L’elaborato, dunque, chiarisce innanzitutto i concetti giuridici di pratica commerciale scorretta e di pratiche commerciali ingannevoli ed omissive. Illustrata la relazione tra il settore turistico e la rete, si propone di indagare uno strumento di valutazione qualitativa di un sito: la web-site usability. Infine, analizza il caso concreto del procedimento PS6410 - MSC Crociere – Crociere sul Mediterraneo, relativo alle pratiche commerciali ingannevoli riscontrate sul sito della compagnia.