Abstract:
Nell’ambito dell’inquinamento atmosferico legato al traffico, lo sforzo politico e scientifico degli ultimi anni è stato rivolto principalmente al controllo delle emissioni allo scarico degli autoveicoli (cioè quelle emissioni dovute alla combustione del carburante). Attraverso norme stringenti e progressi tecnologici in ambito automobilistico, è stato possibile diminuire significativamente il contributo delle emissioni allo scarico sulla concentrazione totale del particolato atmosferico. Il road dust è una matrice molto complessa formata da un insieme di materiali provenienti da sorgenti naturali ed antropiche che si depositano sul manto stradale. Ad oggi non esistono leggi, né comunitarie né nazionali, volte alla valutazione e al contenimento del road dust nonostante sia internazionalmente riconosciuto come una delle principali sorgenti non esauste di particolato atmosferico (emissioni dovute alla risospensione e all’usura meccanica delle componenti dell’autoveicolo). Lo scopo di questa tesi è quello di inquadrare ed investigare la questione riguardante la risospensione del road dust. Vengono quindi riportate le principali problematiche riscontrate e le critiche nell’applicazione del modello utilizzato, ma non standardizzato, per la valutazione del rischio sanitario.
Verrà infine approfondito un caso di studio che prevede l’analisi del rischio sanitario applicato a campioni di road dust prelevati presso l’aeroporto di Venezia (Marco Polo), principalmente nei parcheggi e lungo i percorsi della viabilità interna della zona aeroportuale.