Abstract:
In presente lavoro si propone di indagare l'esistenza delle strutture parentetiche di Free Indirect Discourse (FID) nella Lingua dei segni italiana (LIS). Tali fenomeni interessano la periferia sinistra delle lingue orali e tale studio si propone di verificarne la presenza anche in una lingua realizzata in modalità visivo-gestuale. In gioco, nel caso delle parentetiche, vi è non l'aspetto grammaticale delle strutture in oggetto, bensì quello informazionale. Il fatto che, tramite derivazioni di tipo A', alcuni costituenti siano spostati a sinistra del campo sintattico delimitato dal soggetto (IP), è determinato da necessità comunicative e informazionali. Questa possibilità offerta dalla lingua è chiaramente una possibilità non marginale, nel senso che ai fini della comunicazione umana l'attivazione del CP, che è poi il luogo dell'interpretazione della frase, è di nodale importanza e siamo perciò portati a volerla teorizzare come universale, cioè tipica di ogni lingua storico-naturale, indipendentemente dalle modalità di realizzazione delle stesse. La presente tesi, avvalendosi dei dati raccolti da Mazzoni (2008) e dall’analisi di alcuni testi in LIS, cerca di dimostrare che il sistema grammaticale della LIS possiede tutti gli elementi necessari alla produzione di una struttura come quella di FID e riconosce la parentetica di FID nella struttura sintattica caratterizzata dai tratti [+imp;+BP].