La tesi riguarda la particolare forma di comunicazione politica che si esplicò tramite l'utilizzo del mito da parte dei protagonisti della scena pubblica romana nel convulso periodo che iniziò con le Idi di marzo del 44 a.C. e che si concluse con l'instaurazione del principato. Nello specifico, attraverso l'analisi di fonti letterarie, iconografiche, numismatiche ed epigrafiche, la ricerca indaga le identificazioni mitologico-religiose e le pretese di discendenza leggendaria per mezzo delle quali Ottaviano, Antonio, Lepido, e Sesto Pompeo proposero all'immaginario collettivo del tempo suggestioni simboliche funzionali a veicolare le loro istanze politiche in termini sia di propaganda che di contropropaganda.
Through the analysis of literary, iconographic, numismatic and epigraphic sources, the thesis studies the particular form of political communication that the leaders of Rome developed by employing mythical figures, like gods and heroes, between the Ides of March 44 B.C. and the Augustan age. In particular, the research is about mythological assimilations and legendary genealogies used by Octavian, Mark Antony, Lepidus and Sextus Pompeius in order to spread throughout the citizens symbolic and propagandistic suggestions aiming at upholding their political designs.