The research examines some aspects of an Elizabethan translation, Lewes Lewkenor’s The Commonwealth and Government of Venice (1599), anglicising La Republica e i magistrati di Vinegia (1544), in turn the Italian translation of the influential De magistratibus et republica Venetorum (1543) by the Venetian patrician Gasparo Contarini. The aim of this study is to devise a practical method for the comparison of Lewkenor’s translation to the original(s) and to test it on some parts of Contarini’s book. Limited as its scope is, this exercise has nevertheless proved of interest. For one thing, it has established that if, as he writes, Lewkenor made use of a copy of De magistratibus in order to compare the Italian translation with ‘the Latine originall’, the text he availed himself of was not ‘the Latine originall’ of the first edition but a later, revised, and possibly censored text, nor was the Italian translation as close to the ‘Latine originall’ of De magistratibus as one would expect. This means that not all the divergences of The Commonwealth and Magistrates of Venice from the first 1543 edition of De magistratibus are due to the translator; and that on this count too Contarini’s original thought has been altered on seemingly crucial points. The research being still in progress, of necessity only partial results are currently available.
La ricerca verte sulla traduzione elisabettiana, The Commonwealth and Gouernment of Venice (1599), del celebre trattato di Gasparo Contarini, De magistratibus et republica venetorum (1543), effettuata da Lewis Lewkenor sulla scorta sia della traduzione italiana dell’opera - La Republica e i Magistrati di Vinegia, 1544, di anonimo - che dell’originale latino. L’obbiettivo proposto è l’individuazione di un metodo per la comparazione dei testi di riferimento e la sua applicazione ad alcuni aspetti della traduzione inglese. Il materiale fin qui raccolto, che comprende ormai le fonti primarie più rilevanti ed un quadro complessivo del contesto di riferimento – la Venezia dei primi del ‘500 per la composizione dell’opera e l’Inghilterra di fine ‘500 per la sua traduzione - ha già fornito risultati interessanti. In particolare, ha consentito di accertare che se, come scrive, Lewkenor si è avvalso di una copia del De magistratibus per comparare la traduzione italiana con l’’originale’ latino, la copia in suo possesso non era l’’originale’ latino della prima edizione ma un’ edizione ‘riveduta e corretta’ trent’anni dopo. L’analisi testuale fin qui condotta rivela inoltre che nemmeno la traduzione italiana è particolarmente fedele al testo. La conclusione è che non tutte le divergenze del The Commonwealth and Gouernment of Venice rispetto alla prima edizione del De magistratibus – che normalmente segnalano la presenza di elementi più o meno sensibili per il traduttore - sono attribuibili allo stesso, ed in definitiva che anche per questa via il pensiero di Contarini appare essere stato modificato su punti essenziali della sua esposizione. Il lavoro di comparazione interlineare delle tre lingue (e quattro testi) di riferimento è tuttora in corso. Di conseguenza può fornire al momento solo risultati parziali.