Abstract:
Nell’elaborato viene analizzato il caso studio di Civita di Bagnoregio, frazione dell’omonimo comune in provincia di Viterbo, denominata ormai la “Città che Muore” a causa dei progressivi crolli che stanno interessando da secoli la rupe tufacea su cui il borgo si erge, e che hanno concorso alla riduzione progressiva della superficie dell’abitato ed al suo spopolamento.
Successivamente ad una prima fase di presentazione del borgo secondo un profilo storico-geografico ed un’analisi dei fenomeni di dissesto si procede ad analizzare gli strumenti e le strategie di gestione del rischio correlato. Partendo da un quadro generale inerente il Patrimonio Culturale italiano potenzialmente soggetto a rischio idrogeologico e sismico si procede con l’analisi di monitoraggio e prevenzione del caso in esame, proseguendo con l’analisi degli interventi di consolidamento che hanno interessato il borgo e con un’esposizione delle tecnologie e delle banche dati attualmente disponibili per il monitoraggio e la prevenzione del rischio. L’elaborato poi analizza le attuali strategie di gestione del territorio, tenendo in considerazione l’impatto del turismo e la valorizzazione del borgo da parte degli enti competenti coinvolti nella sua amministrazione. Viene analizzata infine la recente candidatura di Civita di Bagnoregio come Paesaggio Culturale UNESCO, valutando le implicazioni dell’ammissione del borgo tra i Patrimoni dell’Umanità e le possibili ricadute sul territorio e sulle peculiarità socio-economiche che lo caratterizzano.