«Ab indoctis scripte, multas ineptias continent, multa mendacia, nullas sententias, nullos ornatus». Enea Silvio Piccolomini e l’utilizzo di cronache ceche medievali all’interno dell’Historia Bohemica (1458).

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dc.contributor.advisor Naumow, Aleksander it_IT
dc.contributor.author Paleari, Giulia <1991> it_IT
dc.date.accessioned 2017-02-20 it_IT
dc.date.accessioned 2017-05-08T03:48:13Z
dc.date.available 2017-05-08T03:48:13Z
dc.date.issued 2017-03-24 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/9702
dc.description.abstract La tesi vuole proporre uno sguardo sull'utilizzo, da parte della storiografia umanistica, di cronache medievali come fonti storiche. In particolare viene analizzato il caso dell’Historia Bohemica (1458) di Enea Silvio Piccolomini (successivamente Papa Pio II), opera che si occupa della storia delle terre ceche dalle origini al periodo ussita. Nonostante le ritenga “piene di assurdità e di menzogne”, infatti, il Piccolomini si basa essenzialmente su tre cronache per compilare la prima parte della sua Historia: si tratta della cronaca di Pulkava, della cronaca Zbraslavská e di quella di Veitmile, tutte risalenti al XIV secolo. Questo lavoro si compone di tre diverse unità tematiche. Innanzitutto viene presentata una panoramica riguardante le caratteristiche principali della storiografia medievale e di quella umanistica, per permettere una contestualizzazione dell’argomento trattato. Il secondo capitolo è invece interamente dedicato al Piccolomini ed all'Historia Bohemica, mentre nel terzo si è voluto evidenziare, tramite il confronto tra gli originali cechi e brani estratti dall’Historia, il metodo piccolominiano nel rapportarsi con le fonti medievali disponibili. Si vedrà come le critiche mosse dall'autore alla cronachistica medievale passino in secondo piano al momento della stesura dell'opera ed al mancare di altre fonti utilizzabili per narrare la storia del popolo ceco. it_IT
dc.language.iso it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Giulia Paleari, 2017 it_IT
dc.title «Ab indoctis scripte, multas ineptias continent, multa mendacia, nullas sententias, nullos ornatus». Enea Silvio Piccolomini e l’utilizzo di cronache ceche medievali all’interno dell’Historia Bohemica (1458). it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati it_IT
dc.description.academicyear 2015/2016, sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 832129 it_IT
dc.subject.miur it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.subject.language CECO it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Giulia Paleari (832129@stud.unive.it), 2017-02-20 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Aleksander Naumow (anaumow@unive.it), 2017-03-06 it_IT


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