Arte e dissenso nella Leningrado del dopoguerra:la nascita dell'underground e il circolo di Aref'ev

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dc.contributor.advisor Bertele', Matteo <1978> it_IT
dc.contributor.author Acquadro, Elisa <1991> it_IT
dc.date.accessioned 2017-02-22 it_IT
dc.date.accessioned 2017-05-08T03:47:02Z
dc.date.available 2017-05-08T03:47:02Z
dc.date.issued 2017-03-24 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/9679
dc.description.abstract Durante lo stalinismo, in Unione Sovietica ogni attività culturale passò sotto il diretto controllo dello Stato e ad artisti e scrittori fu dato il compito di costruire, con le loro opere, un efficace sistema di propaganda. Quando Stalin morì, il paese non smise di essere un regime politico a partito unico e la polizia segreta continuò ad avere un ruolo importante, tuttavia, dei cambiamenti ci furono: in questi anni aumentarono gli scambi con l’Occidente e ciò rappresentò, in particolare per l’arte, un momento di svolta. Furono organizzati eventi e mostre dedicate a grandi pittori europei e americani e, vedendo questi quadri, i giovani artisti russi trovarono l’ispirazione per creare un’arte nuova, lontana da quella approvata dalle istituzioni. A causa dell’opposizione delle autorità, questi pittori dovettero portare avanti la loro attività in segreto, motivo per cui questo fenomeno fu denominato “underground”. Tanto a Mosca quanto a Leningrado nacquero molti gruppi di artisti non ufficiali e tra di loro anche il circolo di Aref’ev, composto da Aleksandr Aref’ev, Richard Vasmi, Vladimir Šagin, Šolom Švarc, Valentin Gromov. Questi pittori, considerati i padri dell’arte non conformista di Leningrado, dipinsero la loro città natale creando dei pezzi unici nel loro genere; pur essendo un gruppo, ogni artista sviluppò uno stile e un punto di vista personale, rappresentando sulle proprie tele la realtà del dopoguerra e scegliendo come protagonisti i paesaggi periferici e la vita quotidiana. La loro esistenza non fu affatto facile ma, nonostante tutto, non abbandonarono mai l’arte. In URSS la situazione iniziò a cambiare solo negli anni ottanta, quando la carica di segretario generale fu assegnata a Gorbačev: da quel momento, per gli artisti si aprì una nuova epoca e, con il passare del tempo, l’arte non ufficiale cominciò a essere riconosciuta come parte del patrimonio culturale del paese. Oggi, sono sempre più numerosi gli studiosi e le istituzioni che si interessano a questo movimento artistico e in particolare al circolo di Aref’ev. it_IT
dc.language.iso it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Elisa Acquadro, 2017 it_IT
dc.title Arte e dissenso nella Leningrado del dopoguerra:la nascita dell'underground e il circolo di Aref'ev it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati it_IT
dc.description.academicyear 2015/2016, sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 851753 it_IT
dc.subject.miur it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.subject.language RUSSO it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Elisa Acquadro (851753@stud.unive.it), 2017-02-22 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Matteo Bertele' (matteo.bertele@unive.it), 2017-03-06 it_IT


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