Il presente lavoro, suddiviso in due tomi allo scopo di rendere più agevole la lettura, consiste in un'edizione critica del poema faceto di Carlo Gozzi La Marfisa bizzarra. Il primo tomo comprende:
l'analisi della storia compositiva dell'opera; un apparato genetico; un commento, principalmente di
carattere linguistico-filologico con rimandi al contesto storico-culturale, e un'appendice contenente
diverso materiale documentario. Il secondo offre invece il testo nella sua interezza.
Nella prima parte della tesi viene analizzato il farsi dell'opera, dalla genesi, alla prima edizione fino alla progettazione di una seconda, mai uscita vivente l'autore, dando spazio ai materiali emersi dal recente rinvenimento del Fondo Gozzi i quali, unitamente ai testimoni già noti, permettono di ricostruire nel dettaglio il modus operandi gozziano. Il testo critico riproduce l'ultima volontà dell'autore, si è quindi scelto di adottare, per la prima redazione, quello della stampa Colombani emendato di eventuali errori, mentre per le
interpolazioni, in prosa e poesia, e le correzioni della seconda si è optato per la lezione apografa,presente nel manoscritto che fu anche antigrafo dell'edizione Colombani. Tale lezione è attribuibile a Raffaele Todeschini, amico e notaio di fiducia di Carlo. Il manoscritto fa parte di una delle nuove acquisizioni del Fondo Gozzi. Le varianti tra le due principali redazioni sono fornite in un apparato a piè di pagina.
The present work, divided into two tomes for a simpler reading, consists of a critical edition of facetious poem La Marfisa bizzarra by Carlo Gozzi. The first tome incudes: an analysis of the history of poem composition, a genetic apparatus, a mainly linguistic-philologic comment with hystorical-cultural links and a documentarial appendix. The second one presents the complete poem. In the first part, the poem composition was analysed from the ideation through the first edition and until the second one project, even if this latter was not pubblished during Gozzi's life. New materials recently discovered in Fondo Gozzi, togheter with already known witnesses, allow the recostruction of Gozzi's modus operandi.
The critical test presents the last author's will, thus for the first editing, the Colombani print is chosen, amending the eventual mistakes, while for the additions and the corrections of the second one, the apograph text, attributed to Raffaele Todeschini, Gozzi's friend and notary, was used. This latter is found in Fondo Gozzi and it is present in the same manuscript, which was used as a model for Colombani print, and after was incremented by Todeschini. The variants between the two main redactions are presented in an apparatus at the foot of the page.