Abstract:
Quando si parla di tradizioni alimentari sembrerebbe scontato identificarle come appartenenti a uno specifico territorio. In realtà, accettando integralmente questo concetto, rischiamo di dimenticare che l’identità si è definita e si definisce anche come differenza, come mediazione e maieutica con “l’altrui”.
Nel caso dell’arte culinaria ciò appare con chiarezza: la peculiarità locale nasce comunque in virtù di uno scambio e/o di una contaminazione, nei frequenti momenti in cui l’origine e l’evoluzione di un determinato prodotto o di una determinata ricetta rappresentano la risultante di culture diverse.
La necessità di padroneggiare il particolare linguaggio della cucina, uno dei palcoscenici più amati e prestigiosi del made in Italy, spinge, di frequente, gli apprendenti di una lingua straniera a optare per lo studio della lingua italiana, facendo assurgere l’arte culinaria a prezioso strumento di educazione non solo linguistica, ma anche e soprattutto interculturale.