Abstract:
Sesso e genere sono due dimensioni diverse, eppure legate da un rapporto reciproco. Il sesso consiste nell'aspetto biologico e fisico, caratterizzato dalla presenza di due differenti sessi cromosomici e genitali finalizzati alla riproduzione; il genere invece è dato dalla costruzione sociale e culturale dell'identità femminile e di quella maschile, applicate ai due rispettivi sessi e ritenute le uniche due possibilità identitarie naturali e legittime. In quanto elaborato socialmente e culturalmente, il genere non è fisso ma varia a seconda del periodo storico e del contesto, nonostante si cerchi di occultare questa sua origine per considerarlo piuttosto naturale ed essenziale. Maschio e femmina sono stati storicamente trasformati in uomo e donna, con le aspettative sociali, i ruoli di genere e le disuguaglianze che tale traduzione culturalmente comporta. Ciò significa che la dualità sessuale è stata spesso presa a pretesto per fondare una dicotomia di genere composta da due identità rigide, oppositive e complementari, a loro volta finalizzate all'imposizione della norma dell'eterosessualità: tale meccanismo ha prodotto e mantenuto nel tempo una disparità costante tra uomo e donna che è andata sempre a danno di quest'ultima e una discriminazione verso chi non rientra nel binarismo eterosessuale. La socializzazione è il processo sociale attraverso cui gli individui sono educati alle identità di genere ed è oggi ancora segnata da radicate stereotipie. Secondo Butler, nell'esistenza di generi e orientamenti che non sono conformi alla norma eterosessista è possibile scorgere la possibilità di sovversione di tale sistema, che è performativo e proprio per questo può essere decostruito e continuamente rielaborato per una maggiore democratizzazione.