Definiti di recente «per tutti» in ragione della larga diffusione e destinazione, i libretti di più lunga durata e dai molteplici usi e riusi erano quelli fabbricati in economia con materiali di scarsa qualità e particolari accorgimenti editoriali. In questo studio, propongo un approfondimento della produzione, vendita e distribuzione di questi prodotti tipografici dal XVII al XVIII secolo nella Repubblica di Venezia. L’analisi delle norme e delle contraffazioni, ricostruite attraverso le fonti documentarie e bibliografiche dell’epoca, ha permesso di esaminare quali prassi editoriali erano condivise da queste stampe, quali libri giungevano tra le mani delle persone meno istruite o alle orecchie degli analfabeti e quali caratteristiche materiali, formali e contenutistiche guidavano ed influenzavano la ricezione. Venditori di strada con banchi o ceste, ciechi, saltimbanchi e persino fruttivendoli hanno contribuito alla formazione di una biblioteca elementare da assaporare lentamente.
Recently, long-lasting, multiple-use(r) booklets have been defined as “for everyone” despite the fact that they were cheaply made using poor-quality materials and specific editorial practices. In my dissertation I study in detail the production, distribution, and sale of these printed products from the 17th to the 18th century in the Republic of Venice. Using contemporary sources from archives and libraries, I analyze the rules in place and how they were broken, thus examining what practices printers of these books had in common, what books ended up in the hands of the least educated strata of the population or heard by the illiterate, and what influenced the reception of these books from the standpoints of materials, forms, and content. Streets sellers carrying their wares in basket or showing them on planks, the blind, mountebanks and ever fruit vendors contributed to bringing together a basic library, one to be savored slowly.