Abstract:
In contrapposizione allo spirito razionalistico del pensiero moderno e contemporaneo, si fa urgente l’esigenza di restituire l’uomo all’inesauribile ricchezza della sua dimensione esperienziale che, nelle rappresentazioni scientifiche e oggettivanti, si trova spesso svalutata o pressoché dimenticata. In questo contesto emerge una vera e propria “rivalutazione del corpo” e delle implicazioni esistenziali della riflessione umana. Gabriel Marcel elabora il suo pensiero sul “corpo in quanto proprio” indipendentemente da Husserl e in anticipo rispetto a Jean-Paul Sartre. Sarà trattata la tematica della corporeità sia in Marcel che in Sartre tentando, inoltre, di mettere in risalto queste filosofie del corpo e dell’esistenza nel loro legame con l’attività teatrale che vide impegnati entrambi i filosofi francesi.