Abstract:
Dal 1979 ad oggi le relazioni sino- iraniane sono cresciute in conseguenza dell’isolamento dell’Iran dopo le sanzioni dell’occidente sul nucleare. Oggi esse sono il prodotto di incentivi e di interessi, che si sono evoluti nel tempo come cambiamento di orientamento politico e geostrategico. In seguito all’isolamento internazionale di entrambi i paesi nei primi anni ’80, essi hanno potuto sviluppare lo scambio di armi e tecnologie militari. Vista la scarsa presenza delle multinazionali del petrolio in Iran negli anni scorsi, le compagnie petrolifere cinesi hanno approfittato della situazione per investire in progetti di insediamenti di bacini di gas e petrolio per milioni di dollari. La Cina rappresenta il terzo partner per quanto riguarda le importazioni, il più grande per le esportazioni e il secondo per il commercio.
Nel suo supporto all’Iran, Paese in via di sviluppo, contrapposto al mondo sviluppato, essa si propone nel ruolo di egemone fra Iran e USA. Come ogni stato, la Cina ha le sue strategie per quel che concerne l’Iran e il Medio Oriente, esse danno forma alla sua politica regionale. La Cina vede il Medio Oriente come la chiave geopolitica regionale in termini di economia globale, di politica e di sicurezza e vede espandere le sue influenze nell’area, come possibilità concreta di uno sviluppo nazionale.
Come altro aspetto delle relazioni sino iraniane si deve considerare la cooperazione religiosa. Il governo cinese crede che l’Islam sia al centro delle relazioni tra i sue Paesi, esso lo è stato per quasi due millenni. L’Islam cinese attinge dalla cultura persiana, attraverso i Cinesi musulmani che hanno incorporato il Farsi nei loro vernacoli. Pechino pensa che un contatto diretto con l’Iran, potrebbe aiutare nella soluzione del problema degli estremisti musulmani nella regione occidentale della Cina.